rotate-mobile
Attualità

Salvini cambia idea e 'difende' Mahmood: "Messo al centro di una storia non sua"

Salvini telefona a Mahmood e se la prende con la giuria di Sanremo. L'intervista

La vittoria di Mahmood al 69esimo Festival di Sanremo sta facendo molto discutere. Nelle ultime ore, gli utenti hanno commentato anche il diverso parere di Matteo Salvini ed Elisa Isoardi (il primo scettico sulla vittoria di 'Soldi', la seconda entusiasta). Ma, a meno di 48 ore, dalla chiusura del Festival è proprio il vicepremier a compiere un gesto che punta a spegnere le polemiche.

Matteo Salvini chiama Mahmood

Matteo Salvini, come ha raccontato in un'intervista a La Stampa, si è fatto dare il numero di Mahmood e lo ha chiamato personalmente per complimentarsi con lui: "È un ragazzo di vent'anni, comincia adesso, mi sono informato sul suo percorso artistico e gli ho voluto dire direttamente che si deve godere la vittoria e che sono felice per lui"..

Poi, il ministro dell'Interno è tornato a parlare di quel 'Mah' postato su Twitter al momento della proclamazione di Mahmood come vincitore di Sanremo e ha sottolineato che, in realtà, non sia mai stato indirizzato al ragazzo, ma al fatto che abbia assistito ad "un Festival di Sanremo deciso da un salotto radical chic". Sempre nell'intervista a La Stampa, il vicepremier ci ha tenuto a sottolineare che a Mahmood sia stata attribuita una storia non sua: 

"È un ragazzo italiano che suo malgrado è stato eletto a simbolo dell'integrazione, ma lui non si deve integrare, è nato a Milano. Lo hanno messo al centro di una storia che non gli appartiene".

Matteo Salvini contro la giuria d'onore

La polemica di Matteo Salvini, a questo punto, è virata verso la giuria d'onore del Festival di Sanremo: "Una giuria senza senso, mancava solo mio cugino e sarebbe stata completa - ha detto il vicepremier - come se mi chiamassero ad attribuire il Leone d'Oro. Sanremo deciso da un salotto radical chic".

Salvini ce l'ha con la giuria, ma non con i giornalisti che hanno votato dalla sala stampa: "È giusto, sono lì per quello, valutare le canzoni. Invece, il volere della gente che ha pagato per esprimersi è stato stravolto dalla giuria d'onore. Prendiamo Loredana Berté, non so per chi voti ma a me piace. Lo Stato Sociale mi mette allegria".

Matteo Salvini su 'Soldi': Non vorrei ci fossero altri interessi"

Tornando sulla canzone di Mahmood, Matteo Salvini ha evidenziato alcune perplessità, non inerenti alle origini egiziane del ragazzo: "Oggi leggevo i commenti della gente, al 90% erano perplessi. Non vorrei ci fossero dietro altri interessi economici, qui si smuovono milioni", ha detto a La Stampa. Poi, quasi a difendere la reazione di Ultimo, Salvini ha ancora aggiunto: "Ma io lo capisco, finisce con l'amaro in bocca, un rigore al novantesimo. E mi dispiace perché una marea di gente scrive che l'han fatto per fare un dispetto a me. E questo non va bene". Ma è convinto che, comunque, il cantante romano avrà il suo successo. Infine, glissando il commento della Isoardi, il vicempremier ha concluso: "Non commento. Ho 46 anni e non commento. Che questo ragazzo, per il quale mi sono sentito in torto tanto da chiamarlo sia stato usato dalla sinistra, ci sta. Chi mi conosce potrebbe osservare un rispettoso silenzio".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salvini cambia idea e 'difende' Mahmood: "Messo al centro di una storia non sua"

MilanoToday è in caricamento