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San Siro, Palazzo Marino pronto a votare per il nuovo impianto ma salvando il Meazza

Tra i "paletti" la richiesta di una nuova funzione per lo stadio attuale

Il consiglio comunale di Milano vota lunedì 28 ottobre sul nuovo stadio di San Siro. In aula viene presentato un ordine del giorno del centrosinistra con cui si accoglie la richiesta di Milan e Inter sull'interesse pubblico ad un nuovo impianto mettendo però paletti stringenti che poi la giunta specificherà meglio.

Tra i paletti, uno "svetta" su tutti: la necessità di trovare, per il Meazza, una nuova funzione, possibilmente museale. E questo significa non abbatterlo. Altri paletti riguardano le garanzie economiche sul progetto complessivo e la riduzione di volumetrie edificatorie rispetto al masterplan che prevederebbe la realizzazione di almeno una torre e diversi uffici e negozi.

San Siro, nuovo stadio: progetto "Gli anelli" di Manica/Sportium

San Siro, nuovo stadio: progetto "La Cattedrale" di Populous

I comitati: salvare lo stadio e il verde

Il consiglio comunale "vira" dunque sulla difesa dell'attuale stadio, soprattutto dopo che la Sovrintendenza ha fatto chiaramente intendere di considerarlo un'icona dello sport da salvaguardare (soprattutto nella sagoma fino al 1990, quando c'erano solo due anelli di spalti). Eppure, questa soluzione non rende del tutto compatta nemmeno la maggioranza: mancheranno senz'altro alcuni voti, nel centrosinistra, ad esempio dei consiglieri più ambientalisti del Pd (come Carlo Monguzzi) ma anche della lista Sala. Sul fronte delle opposizioni si vociferano i "no" di Lega e 5 Stelle e l'astensione di Forza Italia.

Nuovo stadio: volumetrie e garanzie economiche

Formalmente l'ordine del giorno non decreterà un "interesse pubblico" ma porrà i paletti di cui si diceva per "permettere" alla giunta di valutarlo successivamente. In questo modo il consiglio comunale "decide" sulle condizioni ma lascia agli assessori la decisione finale. Le volumetrie sono il primo "nodo": il piano di governo del territorio, per quelle aree, le fissa a 0,35 di indice mentre i due club, "forti" della Legge Stadi che glielo permette, arriverebbero ad un indice di 0,63. C'è da scommettere che il punto sarà oggetto di una trattativa.

I club, nella presentazione del progetto di nuovo stadio e nuovo distretto commerciale-direzionale, hanno anche scritto nero su bianco che pagheranno il diritto di superficie dal 33esimo anno, e che questo consisterà in 5,1 milioni di euro (molto meno dell'affitto attuale del Meazza). Altri due punti che il consiglio comunale vorrà chiedere che siano modificati.

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