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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Starbucks e don Rigoldi, alleanza per i giovani emarginati delle periferie milanesi

Accordo tra la multinazionale e Comunità Nuova Onlus: via a un progetto di professionalizzazione per i "Neet"

Starbucks, il colosso di caffetterie che, dopo avere aperto la sua roastery in piazza Cordusio, ha lanciato la sua catena con vari punti vendita in città, ha stretto un accordo per un progetto destinato alle giovani generazioni insieme alla Fondazione di don Gino Rigoldi, già cappellano del carcere minorile Beccaria.

Il progetto, Skillclouds, pensa in particolare ai cosiddetti "Neet", quei giovani che non stanno né studiando né lavorando, che secondo le statistiche sono il 19% dei giovani inoccupati in Lombardia. Skillclouds durerà 18 mesi e si applicherà all'interno delle strutture di Comunità Nuova Onlus, nelle periferie ovest e sud di Milano (tra Barona e Lorenteggio), che ospitano famiglie con forte disagio e difficoltà economica.

L'obiettivo del progetto sarà quello di offrire percorsi di professionalizzazione per i giovani che vivono ai margini, per dare loro una speranza di un futuro diverso.

Il dialogo tra Starbucks e don Rigoldi non parte adesso. Per aprire il locale in piazza Cordusio, infatti, era stato necessario "inglobare" l'edicola sociale in cui lavoravano alcuni giovani delle comunità rigoldiane. Così, Comunità Nuova aveva chiesto a Starbucks di "assorbire" nell'organico della caffetteria almeno una parte di quei ragazzi e ragazze.

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