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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Città Studi / Via Edoardo Bassini

Via al taglio degli alberi al campus Bassini del Poli: carabinieri e polizia a difesa del cantiere

I lavori sono iniziati all'alba ed è cominciato il taglio degli alberi. Proteste in strada

Seghe elettriche in azione nel parco. Carabinieri e polizia fuori. È iniziato giovedì mattina all'alba l'abbattimento degli alberi del campus Bassini del Politecnico di Milano, dove - a lavori conclusi - sorgerà il nuovo dipartimento di Chimica dell'università. 

Le opere sono iniziate verso le sette del mattino e gli operai incaricati sono stati "scortati" da oltre cinquanta tra carabinieri e poliziotti in assetto antisommossa, che sono poi rimasti a vigilare sui lavori. In strada anche gli agenti della polizia locale, che hanno chiuso via Bassini al traffico per permettere le operazioni.

Fuori dal cantiere si sono invece radunati venti, trenta manifestanti che hanno espresso tutto il proprio disappunto per un progetto al quale si erano già più volte opposti. "Dal cantiere fanno sapere che gli ordini sono di spostarne una ventina e di abbattere tutti gli altri", spiega sul gruppo Facebook del comitato "Salviamo il parco del Campus Bassini del Politecnico di Milano", Arianna Arzellino, docente del Poli ed esponente di spicco degli attivisti. 

Lei stessa ha poi sottolineato come il rettore del Poli, Ferruccio Resta, avesse invece promesso durante una commissione a palazzo Marino che tutti gli alberi che si trovano nell'area dei lavori - 57 - sarebbero stati salvati e spostati. 

Iniziato il taglio degli alberi al campus Bassini

Le seghe sono invece entrate in azione e i primi alberi sono già caduti. "Oggi c'è uno spazio dove tutti noi ci fermiamo a studiare, a pranza e a giocare all'aria aperta - si legge su un volantino affisso dai manifestanti -. Ci sarà invece un nuovo edificio di cinque piani che occuperà tutta l'area del parco senza più spazi comuni disponibile". 

E ancora: "Politecnico prevede di ripiantare nuovi alberi solo quando l'edificio di ingegneria nucleare sarà abbattuto, per cui potranno volerci più di dieci anni". Quindi l'accusa: "Lo sapevi? No? Non è colpa tua. Infatti la comunicazione del progetto è stata praticamente assente. Presidiamo il nostro parco". 

E a inizio dicembre, con un blitz improvviso, residenti e ricercatori del Poli erano riusciti a bloccare l'avvio dei lavori. Giovedì mattina, invece, non c'è stato nulla da fare. 

"Una vergogna per Milano"

"Guardate come si condanna a morte un parco e decine di piante nella città del Capodanno For Future", hanno commentato gli attivisti di Fridays for future, i giovani che da mesi lottano per tenere alta l'attenzione sulle emergenze ambientali e sui cambiamenti climatici. 

"È uno scempio che ricade su tutti noi. A permetterlo sono il Comune di Milano e il rettore del Politecnico di Milano, Resta. Che non hanno nemmeno il coraggio di venire a guardare. Vergogna", hanno concluso. 

Durissimo anche il consigliere Pd, Carlo Monguzzi, tra i fondatori di Legambiente. "Stanno buttando giù gli alberi in via Bassini - ha scritto su Facebook -. È una vergogna per il éolitecnico e il suo sviluppo sostenibile ma soprattutto per la città tutta". 

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