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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Torna a fare la terrona": ragazza insultata all'Atm point, l'azienda avvia le verifiche

La denuncia di una ragazza: "A me sembra che Milano sia meglio". Atm avvia accertamenti

Due ore di attesa, comprensibili. Poi, un po' meno comprensibilmente, i modi sbrigativi e una frase che ha fatto male. Presunto caso di discriminazione all'Atm Point di Cadorna, dove una ragazza sarebbe stata insultata perché "terrona". 

A raccontarlo in un lungo post Facebook, condiviso anche da "I sentinelli di Milano", è lei stessa: Carol Verde, una giovane romana che lavora nel mondo della comunicazione. 

"Oggi ho provato a fare l'abbonamento Under 30 per la metro a Milano - ha scritto lunedì -. Dopo aver fatto mille giri per gli uffici chiusi trovo l'Atm Point di riferimento, a Cadorna. Prendo il numerino, mi metto in fila, aspetto. Vedo che una ragazza sta facendo lo stesso abbonamento, chiedo all'impiegato allo sportello se ho tutti i documenti necessari, sennò - gli dico - mentre aspetto me li procuro. Mi dice che devo fare solo una fotocopia in più, poi è ok. Vado, torno, aspetto ancora. In piedi, al caldo, circa trenta persone ancora. Aspetto, civile, anche un po' arresa, ma aspetto. Alla fine arriva il mio turno, dopo circa due ore: mi alzo, vado allo sportello: «Buongiorno - dico sorridente all'impiegata - questi sono i documenti per fare l'abbonamento under 30»".

"Torna a fare la terrona..."

Ed è qui che, stando al racconto di Carol, succede l'impensabile. L'impiegata, infatti, avrebbe risposto: "Ma guarda che qui non li facciamo", aggiungendo poi subito "il prossimo" per far scorrere la fila. E ancora, dopo le rimostranze della ragazza - "Mi chiami il collega un attimo. Io sono qui da due ore, non scherziamo, come posso fare" - l'addetta avrebbe aggiunto: "Vada sul sito. Qui non lo facciamo, si fa col Telepass. Allora vada a Duomo". 

"Ma non esiste, il collega prima mi aveva detto che potevo farlo, l'ho visto fare con i miei occhi a un'altra ragazza, aspetto qui da due ore", la replica di Carol, che per tutta risposta si sarebbe sentita dire: "Ma sei una presuntuosa, ripigliati sti fogli. Torna a fare la terrona da dove vieni". 

"Cara Atm - l'amaro sfogo della ragazza -, oggi ho scoperto che cercare di far valere i propri diritti significa essere presuntuosi. Oggi ho scoperto che il mio tempo e il mio rispetto vale un po' meno di quello di qualcun altro, perché ho la residenza da Firenze in giù. Se non fosse sconcertante sarebbe quasi divertente. No, non è vero, nel 2019 è sconcertante e basta. A me sembra che Milano sia meglio di così, per questo ho deciso di viverci, lavorarci, portarci il mio valore".

La replica di Atm 

La stessa Carol è poi stata contattata da Atm, a cui evidentemente non è sfuggito il suo post. La ragazza ha fornito all'azienda orario esatto e luogo in cui è accaduto tutto. 

"Grazie agli elementi forniti stiamo individuando la persona, che provvederemo ad ascoltare - ha scritto la società di Foro Bonaparte di un tweet -. Seguiremo poi l'iter disciplinare previsto dai nostri regolamenti".

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