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Sì al referendum, Vermezzo e Zelo Surrigone diventano un solo Comune

I residenti hanno votato Sì alla fusione

Vermezzo e Zelo Surrigone diventeranno un unico Comune: i residenti nei due centri, domenica 30 settembre, hanno votato al referendum che chiedeva di esprimersi sulla fusione dei due enti, e il Sì ha vinto con più del 60%. La stessa cosa ha avuto un esito opposto a Colturano e Vizzolo Predabissi, dove hanno prevalso i No e dove, peraltro, esiste già una Unione di Comuni, che associa alcune funzioni senza però che si perdano le rispettive autonomie.

Ancora non si conosce il nome del futuro ente, che sarà Vermezzo con Zelo o Vermezzo Surrigone, ma si tratterà della prima fusione di Comuni della Città Metropolitana di Milano. In Italia, dal 2011, i Comuni che si sono fusi sono stati 27, attirati soprattutto dalla convenienza economica: meno costi e più contributi pubblici.

Una convenienza economica che, evidentemente, non è sempre sufficiente, visto il caso contemporaneo degli altri due Comuni, che invece hanno preferito rimanere separati perdendo qualcosa come 770 mila euro di contributi pubblici. Vermezzo e Zelo invece ne riceveranno quasi 600 mila, all'anno e per dieci anni. E per di più ripsarmieranno 99 mila euro all'anno in costi vari, grazie all'ottimizzazione delle risorse. 

Qualcuno ha anche calcolato quello che potrebbe essere il risparmio a livello nazionale se i Comuni con meno di 3 mila abitanti (quasi la metà del totale) si aggregassero: circa 2 miliardi e mezzo di euro all'anno. I sindaci di Vermezzo (Andrea Cipullo) e Zelo Surrigone (Gabriella Raimondo) sono entrambi favorevoli alla fusione, che diversamente dall'unione di Comuni "cancella" gli enti precedenti.

Vermezzo e Zelo Surrigone si collocano nel sud-ovest Milanese, sull'asse della strada per Vigevano (Ss 494) poco prima di Abbiategrasso. Vermezzo ha quasi 4 mila abitanti, praticamente il quadruplo rispetto al 1971. Sorge immediatamente a sud del Naviglio Grande e confina a sud (ma il confine durerà poco) con Zelo Surrigone, 1.800 abitanti e tra i Comuni più pianeggianti d'Italia con un dislivello massimo di appena un metro. Entrambi fanno parte del Parco Agricolo Sud Milano. 

Fusioni e Unioni di Comuni nel Milanese

La palla passa ora alla Regione, che prenderà atto del voto dei cittadini e scioglierà le due amministrazioni: nel 2019 si voterà per il sindaco e il consiglio comunale del nuovo ente. Nel Milanese si tratta, come detto, della prima fusione. Sono già più d'una, invece, le Unioni di Comuni, una specie di "condominio" tra enti che mantengono la propria autonomia e le proprie cariche istituzionali (sindaci, assessori, consigli comunali) ma associano alcune funzioni per risparmiare e ottimizzare. Una di queste è proprio quella tra Colturano e Vizzolo (Parco dell'Addetta il nome dell'Unione), i due Comuni che hanno votato contro la fusione. C'è poi l'Unione di Basiano e Masate, ma quella più vasta è l'Unione Fontanili, che raggruppa Besate, Binasco, Bubbiano, Casarile, Gaggiano, Noviglio, Rosate, Vermezzo e Zelo Surrigone e, ma solo per lo sportello attività produttive, altri Comuni ancora. 

Opposto il caso di Baranzate, Comune autonomo (da Bollate) dal 2004 in seguito ad un referendum "secessionista". In questo caso, per la legge italiana, occorre avere almeno 10 mila abitanti e che nel Comune originario ne rimangano almeno altrettanti. 

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