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Fallito il produttore del musical Mary Poppins: 20 mila biglietti a Milano, sfumano i rimborsi

Lo spettacolo avrebbe dovuto essere rappresentato al Nazionale dal 30 gennaio al 15 marzo ma era stato annullato pochi giorni prima

E' fallita la società di produzione del musical Mary Poppins, la Wec (World Entertainment Company) di Modena. Lo spettacolo era stato annullato al Teatro Nazionale di Milano a pochi giorni dall'inizio delle rappresentazioni, che sarebbero dovute durare dal 30 gennaio al 15 marzo, ufficialmente per motivi finanziari che il patron di Wec, Giorgio Barbolini, aveva attribuito ai maggiori e improvvisi costi sostenuti nell'autunno del 2019 per rappresentare il medesimo spettacolo al Teatro Sistina di Roma, dovendo riadattare la scenografia "all'ultimo momento". La pratica della Wec risulta tra quelle archiviate (con data 27 febbraio 2020) sul portale dei fallimenti del Tribunale di Modena.

Circa ventimila persone, che avevano acquistato il biglietto in prevendita su TicketOne, resteranno molto probabilmente senza il rimborso. Meglio è andata a chi aveva acquistato il tagliando direttamente alla biglietteria del Nazionale, ed è già stato rimborsato direttamente dal teatro.

TicketOne, infatti, non trattiene fino all'ultimo il ricavo, ma lo gira settimanalmente al produttore che quindi deve rispondere in prima persona dell'eventuale rimborso, salvo appunto casi estremi come la dichiarazione di fallimento. Alcune associazioni di consumatori avevano comunque tentato la via dell'esposto contro TicketOne, che aveva affermato di avere già compiuto tutti i passi presso il produttore Wec per (ri)entrare in possesso delle somme necessarie al rimborso degli acquirenti, senza tuttavia riuscirvi. 

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