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Salute

Allergia alla polvere: come riconoscerla

Una guida utile a tutti coloro che sono allergici agli acari della polvere, con tutti i segreti per gestirla al meglio

Pensi di essere allergico agli acari della polvere? Grazie a questa guida riuscirai a capirlo con sicurezzza.

Gli acari infatti sono responsabili di circa il 75% delle allergie respiratorie e possono provocare disturbi in qualsiasi momento dell'anno. Si nascondono nella polvere e le moderne abitazioni, con il loro microclima caldo e umido, sono ambienti ideali per la loro proliferazione. Vediamo, dunque, come riconoscere l’allergia agli acari sin dai primi sintomi.

Cosa sono e dove prolificano gli acari della polvere

Gli acari della polvere sono insetti dalle dimensioni microscopiche non visibili ad occhio nudo, appartenenti a diverse specie. I responsabili delle nostre allergie sono chiamati acari della polvere di casa, dato che vivono perennemente all'interno delle nostre abitazioni senza che noi ce ne accorgiamo.
L’allergia agli acari è tra le più diffuse: secondo le più recenti statistiche, quasi il 50% della popolazione italiana soffre di disturbi respiratori a causa degli allergeni contenuti nella polvere. 

Questi microrganismi si nutrono di desquamazioni umane come forfora, residui di pelle, capelli e unghie, e animali e sono in grado di scatenare reazioni allergiche anche di tipo asmatico.

Riescono ad adattarsi ad ogni condizione climatica ed ambiente, ma tendono a  proliferare in condizioni ambientali e climatiche favorevoli, prediligendo temperature sopra i 20°C e percentuali di umidità oltre il 50%; sotto i 16°C la durata della loro vita si riduce circa del 75%, ma riescono a sopravvivere anche a 0°C. Necessitano inoltre di assenza di luce: gli acari si annidano soprattutto negli strati interni del materasso e dei cuscini proprio perché non sopportano la luce solare

Gli acari si trovano in tutte le case, anche le più pulite, e si concentrano soprattutto nelle zone che presentano le condizioni ottimali di umidità, temperatura e nutrimento, come le camere da letto e in particolare materassi e cuscini, ma anche in coperte, lenzuola, tende e tappeti; inoltre si possono trovare nei mobili imbottiti come divani e poltrone, nella moquette, negli ambienti iperiscaldati. 
Pensa che un materasso può contenere al suo interno da 100.000 a 10 milioni di acari e i residui di pelle che lasciamo nel letto la mattina bastano a nutrire alcune decide di migliaia di acari!

Cause dell’allergia agli acari

A differenza delle allergie stagionali, come quella alle graminacee, l’allergia agli acari è di tipo perenne, dato che questi microrganismi proliferano tutto l’anno, ma l’umidità del riscaldamento invernale e le piogge primaverili ne favoriscono la riproduzione, facendo peggiorare i sintomi. A provocare il vero e proprio attacco allergico non sono gli acari in quanto tali, ma gli enzimi che rilasciano attraverso le feci e la decomposizione.

I sintomi

La manifestazione dell'allergia agli acari della polvere può essere lieve o grave, e i sintomi possono comparire simultaneamente o presentarsi in fasi successive, Inizialmente quest’allergia si manifesta in forma leggera con sintomi prevalentemente a livello respiratorio. 
Altri sintomi frequenti sono:

  • starnuti e/o tosse
  • congestione nasale
  • arrossamento, prurito e/o gonfiore agli occhi 
  • congiuntivite, lacrimazione
  • fastidio alla luce
  • prurito al naso, al palato o alla gola
  • senso di malessere generale, debolezza, affaticamento e disturbi del sonno.

Se ignorati, l’allergia può peggiorare e i sintomi diventano più gravi:

  • oppressione toracica
  • respirazione sibilante
  • difficoltà di respirazione, asma e/o crisi respiratorie
  • tosse allergica, secca e persistente o grassa con catarro
  • dermatite o eczema atopico, arrossamento e/o eruzioni cutanee
  • arrossamento cutaneo e prurito a livello del viso e del cuoio capelluto.

Come riconoscere l'allergia agli acari della polvere 

Alcuni segni e sintomi dell'allergia agli acari della polvere sono piuttosto simili a quelli di un comune raffreddore, ma alcuni semplici fattori possono aiutarci a riconoscere una rinite allergica da un'affezione virale delle vie aeree.
I più importanti sono:

  • sintomi persistenti e prolungati nel tempo
  • accentuarsi dei sintomi in particolari situazioni, come in ambienti particolarmente umidi o polverosi.

Ricorda che per definire la diagnosi, è necessario eseguire una serie di accertamenti, riferendosi sempre al proprio medico allergologo.

Prevenzione 

Tieni sempre in considerazione quei fattori che peggiorano i sintomi dell’allergia, come: 

  • la scarsa ventilazione degli ambienti
  • l’alto tasso di umidità
  • temperatura superiore ai 20/21°C
  • inquinamento dell'aria e fumo di tabacco. 

Se sei un soggetto allergico evita tutte quelle attività che consentono alle feci secche degli acari della polvere di disperdersi nell'aria, come camminare su un tappeto, sedersi su una sedia o scuotere la biancheria del letto.
La strategia vincente per impedire il più possibile la formazione e la proliferazione di questi fastidiosi parassiti, consiste nel ridurre il contatto con l’allergene responsabile. Coprendo materasso, cuscino e piumone con coperture traspiranti e antiacaro dotate di certificazione, riusciremo nel tempo a eliminare la maggior parte di questi microrganismi: nutrendosi. infatti, di pelle morta, la federa antiacaro gli impedirà di arrivare al cibo, contrastandone la prolificazione e la sopravvivenza.

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