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Mercoledì, 24 Aprile 2024
A Teatro con Giada

A Teatro con Giada

A cura di Giada Giaquinta

Gli Uaragniaun allo Spazio Teatro No’hma

Il 17 e 18 febbraio, musiche tradizionali del sud Italia con il gruppo di Altamura

Se chiedessimo a un "non pugliese" che musica c'è in Puglia, di certo la risposta immediata sarebbe "la Pizzica". Ma se il riferimento lo facessimo alla città di Altamura, non credo che oltre al pane si presenterebbe altro.

"U diavule e l'acqua sante”, questo è il titolo dell'album degli Uaragnaun , che il "gruppo di ricerca e riproposizione critica del canto popolare", come amano definirsi Maria Moramarco & Co., presenterà il 17 e il 18 febbraio allo Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro in un contesto di ricerca musicale all’insegna di incroci e originalità scenografiche, che traggono spunto e impulso dalla contaminazione.
E' anche una sorta di contaminazione fra generi  la cover dell'album, realizzata "ad hoc" da stato Angelo Stano, grande artista conosciuto ai più per essere il copertinista del fumetto Dylan Dog.
Il gruppo di altamura,  composto da Maria Moramarco (voce), Luigi Bolognese (mandoloncello), Silvio Teot (percussioni), Nico Berardi (zampogna), Filippo Giordano (violino), Pino Colonna (ciaramelle), Gianni Calia (sax soprano), ha suonato ad eventi e concerti nazionali ed internazionali.
Il filo conduttore anticipato dal titolo del loro album, sarà l'intreccio tra il sacro e il profano, tra il diavolo e l'acqua santa, un lavoro meticoloso di ricerca, non solo musicale, ma anche demoantropologica,  condotta dalla cantante del gruppo Maria Moramarco.
Un' esaltazione  degli opposti, in questo lavoro dei Uaragnaun, nel quale è facile passare da storie di ex voto e litanie, a storie di miseria, disperazione e odio portato agli eccessi, in un percorso catartico.
L'infinito numero di strumenti musicali utilizzati, sembra quasi ricordarci come i paesi e i suoni del Mediterraneo si incontrino in questo album e diano in piccola parte, il proprio contributo.
Una musica che rispecchia un paese fatto di diverse culture. Siamo o non siamo tutti un pò arabi, greci e spagnoli, ebrei o musulmani?

Silvio teot, uno dei leader storici del gruppo dichiara che il repertorio proposto dal gruppo si discosta dallo stereotipo di musica pugliese conosciuto al di fuori della Puglia; sostenendo che di gruppi pugliesi che fanno "zompa-zompa", pizziche e tarante riproponendo stessi repertori, stessi suoni, stesse registrazioni improvvisate e spesso scadenti ce ne sono fin troppi.
 
Il percorso degli Uaragnaun, è stato inverso a quello di tanti altri gruppi che propongono musica popolare. Hanno lavorato ad un disco che fosse il più lontano possibile dallo stereotipo pugliese. In virtù della propria convinzione che la musica pugliese è anche tant'altro. E' anche quella della religiosità popolare con echi di processioni, pellegrinaggi, ex voto, preghiere, rosari e litanie.

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