rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
MilanoToday

MilanoToday

Redazione

Porta Venezia

Quanta storia in sole 3 fermate di metropolitana

Lasciato Piazzale Loreto e sorvolando sulle tante vetrine di corso Buenos Aires, arriviamo in piazza Oberdan...

case-7-3Lasciato Piazzale Loreto e sorvolando sulle tante vetrine di corso Buenos Aires, arriviamo in piazza Oberdan. Incamminandoci in direzione San Babila, possiamo  rivivere secoli diversi  della storia della nostra città in poche centinaia di metri. Partendo infatti proprio dalla grande piazza, fin troppo spesso congestionata dal traffico, notiamo subito dopo i dazi, costruiti nel XIX secolo, una grande area verde.

QUI TUTTE LE INFORMAZIONI PER QUESTO TOUR

Troviamo qui infatti i giardini pubblici con il Planetario, progettato da Portaluppo nel 1930 ed il museo di Storia Naturale, tappa obbligata per tutti i bambini milanesi e non, costruito tra il 1888 ed il 1893; distrutto durante la guerra, venne  ricostruito qualche anno dopo.  I palazzi che vediamo tutto attorno ci ricordano i fasti del passato; Palazzo Saporiti, costruito da Belloni in stile neoclassico ha un’ampia balconata che serviva, tra l’altro, per osservare le numerose manifestazioni dell’alta società in età napoleonica; venne ceduto ai Rocca Saporiti con il ritorno degli Austriaci.

Il Palazzo Castiglioni, dei primissimi anni del 1900 è considerato l’esempio più importante dell’Art Nouveau a Milano; ha due facciate una su via Marina e una sul corso; curioso e malizioso il soprannome che i milanesi gli hanno dato: all’inaugurazione erano comparse attorno al portale due figure femminili che per l’occasione aveva deciso di rinunciare a buona parte degli abiti. L’episodio fece nascere il soprannome Ca’ dei ciapp. Arrivando all’incrocio con via Senato, saremmo potuti salire sul ponte del naviglio che qui percorreva il tracciato del fossato medioevale; oggi più tristemente attraversiamo l’incrocio per poter osservare Casa Fontana Silvestri. Venne  costruita nel XII secolo ma rifatta nel XIV come abitazione del Guardiano della Porta Orientale; per questo motivo è nota come Ca’ del Guardian. La facciata doveva avere affreschi di Bramante o Bramantino che oggi sono  praticamente scomparsi tranne nella fascia del cornicione. 

Poco distante notiamo il  Seminario Arcivescovile fondato da Carlo Borromeo ma realizzato dal cugino Federico sull’area del convento di San Giovanni degli Umiliati; il portale che qui osserviamo è del 1652 di Ricchino con le due figure di Speranza e Carità.

Arrivati in piazza San Babila scorgiamo la colonna del leone (costruita nel 1626)  che indica il sestiere di porta orientale. La chiesa omonima, è antichissima: ricostruita una prima volta alla fine del 1500 venne rifatta a partire dal 1858 ed il suo  campanile fu trasformato in neoromanico nel 1926. In questa chiesa, come ricorda una targa, fu battezzato Manzoni.

Si parla di

Quanta storia in sole 3 fermate di metropolitana

MilanoToday è in caricamento