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Venerdì, 19 Aprile 2024

MilanoToday

Redazione

L’incomprensibile odio

In attesa alla cassa del supermercato, un mio coetaneo insulta pesantemente un migrante alle prese con il tentativo di racimolare un euro in più dagli altri clienti e completare la sua misera. E io che pensavo che i milanesi ignorassero i “diversi”…invece li odiano!

A volte mi capitano della cose girando per questa città e mi domando: ma succede solo a me di notarle?

Abito in zona Porta Venezia. Chi conosce il quartiere sa che è molto popolato da migranti più o meno regolari e da senzatetto. Nei due maggiori supermercati della zona, l’Esselunga di Viale Piave e la Unes di Via Melzo, si vedono spesso persone che comprano prodotti super scontati o economici, contando al centesimo le monete che hanno in tasca. Chi frequenta assiduamente questi posti, come me, li conosce anche di vista questi clienti, se non altro perché li vede girare costantemente per le strade del quartiere quando prende i mezzi pubblici, quando porta il cane ai giardini, quando svolge le sue faccende quotidiane. E chi non li vede…beh è perché li ignora! O almeno pensavo che fosse così…

Ieri sera invece sono stata smentita: la gente non ignora i “diversi” (un termine che aborro), li insulta pesantemente conversando amenamente alla cassa con la propria fidanzata! Mi trovavo infatti in fila per pagare la mia spesa alle casse dell’Unes. Davanti a me una coppia di ragazzi che avranno avuto la mia età perché discutevano di esami universitari e di lezioni noiose.

Il ragazzo ha notato uno straniero che chiedeva alle altre persone in fila con lui all’altra cassa qualche spicciolo per poter arrivare alla somma necessaria per comprare il pollo e la birra che aveva nel suo cestino. Senza neanche un minimo di esitazione ha guardato la fidanzata e ha detto: “Quello è una merda, io lo odio, lo ucciderei” (sic). Rimpiango di non avergli detto nulla subito, ma ci ho messo un poco a processare il tutto e forse ero troppo impegnata a controllare di aver preso tutto quello che c’era sulla mia lista. Visti i precedenti poi

La domanda sorge spontanea, che cosa gli avrà mai fatto questa persona? La risposta è semplice purtroppo, molto semplice: niente, non li ha nemmeno chiesti a lui gli spicci! E  allora c’è da fare una serie riflessione sulle persone che siamo diventate, ma anche sul successo della Lega Nord in questo paese.

Gli italiani hanno la memoria corta, perché per essere un popolo che fino a 30 anni fa migrava in cerca di fortuna con la valigia di cartone, diamo la solita dimostrazione di non aver imparato niente! Quantomeno non abbiamo sicuramente imparato ad avere rispetto di chi viene da una situazione più difficile della nostra e che spesso, nelle fredde notti invernali, dorme per strada. Non abbiamo nemmeno imparato ad avere vergogna di dire queste cose in pubblico, perché non esiste più nessuno che si indigna davanti ad un commento del genere! E per finire non abbiamo nemmeno imparato a ritenerci fortunati per essere nati nella “parte giusta” del mondo (oddio giusta, almeno in quella dove non si fa la fame).

Sul piano politico invece è facilmente spiegabile il successo di un partito come la Lega Nord, che sul disprezzo del “diverso” e sullo sdoganamento di atteggiamenti apertamente razzisti ci ha costruito un’intera carriera politica. Ancora mi ricordo un video di Borghezio, ad un comizio del Carroccio, che arringa la folla dicendo: “Questo è il voto che noi diamo agli immigrati!” e contestualmente fa il gesto dell’ombrello (grazie a Ghezzi e Blob che hanno reso il filmato un cult per me!).

Ecco questo è il paese che siamo diventati! Ed è un paese che non mi piace per niente!

Nel frattempo…Buona città!
S.
 

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