Dal primo gennaio 2011 è entrata in vigore la legge che vieta l’utilizzo dei sacchetti di plastica. Entrano nei supermercati le alternative etiche alle buste di plastica. Se inorridite all'idea di utilizzare il carrellino della nonna e invecchiate di 10 anni alla sola idea di utilizzarne uno, potrete sempre utilizzare gli eco-sacchetti biodegradabili, che però oltre al costo più elevato (dai 5 ai 20 centesimi), hanno prestazioni ridotte rispetto alle vecchie shopper: sottilissimi, sono poco resistenti  e si rompono se mettete qualcosa di più pesante di un pacco dipasta. Perché non optare per una delle shopping bag in stoffa? La soluzione per risparmiare potrebbe essere quella di acquistare una shopping bag in stoffa o, comunque, in materiali riutilizzabili.  Ci sono le borse sostenibili in cotone certificato Fairtrade. La prima ad adottarle in Italia è stata Lidl, nel 2009, seguita da Nordiconad, da Baule Volante, distributore di prodotti biologici e Ikea (utilizzata per contenere le specialità svedesi acquistate, non per i mobili, of course!). Una scelta non solo funzionale, ma anche etica. Il cotone certificato Fairtrade proviene infatti da Agrocel, organizzazione di produttori indiani che, attraverso il prezzo stabile garantito e riconosciuto dal sistema e il Fairtrade premium, riesce ad investire nello sviluppo dell’impresa sostenibile e in servizi sociali e sanitari per la comunità. I successivi passaggi nella lavorazione sono monitorati attraverso un sistema di accreditamento delle aziende trasformatrici che devono dimostrare di adeguarsi alle norme internazionali sul diritto del lavoro e di non utilizzare sostanze tossiche o che minacciano la salute dei lavoratori.

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