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A cura di Enea Rossini

La storia del dolce natalizio di Milano: dal «Pan de' Toni» al panettone

Perchè si chiama panettone? E che origine ha il nome? Ci sono tre leggende: eccole

La leggenda del «Pan de' Toni», invece, è legata alla corte di Ludovico il Moro. Il cuoco di corte fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il dolce, dimenticato nel forno, quasi si carbonizzò. Vista la disperazione del cuoco, Toni, un piccolo sguattero, propose di realizzare un dolce con quanto rimasto: farina, burro,uova, scorza di cedro e uvetta. Il cuoco acconsentì e una volta pronto lo portò in tavola. Ludovico e i suoi ospiti furono entisiasti di e vollero conoscere il nome di quella prelibatezza, così il cuoco rivelò il segreto «L'è 'lo pan del Toni».

La terza leggenda, invece, narra di un convento di giovani suore alle quali si prospettava un triste e povero Natale. Una di loro, suor Ughetta, pensò allora di aggiungere zucchero, uova, burro e pezzi di cedro all’imposto del pane. Infine tracciò con il coltello una croce sulla crosta che, cuocendo e indorandosi, formò vistosi rilievi, tuttora tipici dei panettoni più tradizionali.

LA STORIA DEL PANETTONE DURANTE I SECOLI

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La storia del dolce natalizio di Milano: dal «Pan de' Toni» al panettone

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