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Giovedì, 28 Marzo 2024
T'el see che a Milan... ?

T'el see che a Milan... ?

A cura di Enea Rossini

Piccole curiosità, storie, aneddoti e leggende all'ombra della Madonnina

T'el see che a Milan... ?

Quando per le strade di Milano sferragliava "Il Monza", il tipico tram a due piani: la sua storia

Fu costruito nel 1900 e percorse le strade di Milano fino al 1919, poi venne "decapitato"

I bus a due piani? Sono il simbolo di Londra. I tram a due piani? Esistevano e sferragliavano per le vie di Milano nei primi vent'anni del XX secolo. Erano davvero alti: quattro metri e ottanta centimetri per oltre due metri di larghezza e dieci di lunghezza. Tram, alimentati a energia elettrica, che pesavano circa diciannove tonnellate e che sfrecciavano fino a trenta chilometri orari sulla linea Milano-Monza.

Come erano fatti

Le vetture a due piani avevano un nome ben preciso: Tram Edison serie 405-414. La parte elettrica era a cura della General Electric e Tecnomasio Italiano Brown Boveri, mentre l'assemblaggio meccanico veniva effettuato da Edison. La produzione iniziò nel 1900: furono costruiti dieci elettromotrici a due piani, numerate da 405 a 414, e altrettante rimorchiate (dei vagoni), anch'esse a due piani. In seguito all'aumento del traffico degli anni seguenti anche i rimorchi furono motorizzati; interventi che vennero eseguiti dal 1913 al 1919. Le "nuove" motrici avevano un aspetto molto simile a quello delle originali, con tuttavia una particolarità: il vestibolo — l'ingresso alla carrozza — non era alle estremità, ma al centro. 

La loro livrea era particolare. La cassa era ricoperta di doghe di teak non verniciato, un legno molto duro originario della penisola indiana; doghe che furono rimosse intorno al 1910, sostituite da una livrea bianco gesso, che fu mantenuta sotto la gestione Stel. Col passaggio all'Atm, le vetture assunsero una colorazione a due toni di verde, simile a quella dei tram urbani, ma con un caratteristico disegno frontale "a scudo".

tram

Il tram al rondò di Sesto San Giovanni

Il declino

Ma la vita dei tram a due piani terminò con il passaggio alla Stel (società italiana che fra le due guerre mondiali gestì numerose linee della rete tranviaria interurbana di Milano) che decise di eliminare il secondo piano. Una "decapitazione" delle carrozze e proprio per questo motivo assunsero il soprannome di 'decapitate'.

Non furono dismesse, anzi: nel 1939 entrarono nel parco Atm ottenendo il soprannome di "tipo Monza". Il loro declino proseguì nel 1945 quando, a causa della loro limitata capacità, vennero assegnate a linee di minore importanza come la Milano-Corsico e la Milano-Cinisello con diramazione Torretta-Sesto. Secondo le statistiche Atm, nel 1948 erano ancora operative nove unità, ridotte a quattro nel 1957. La loro storia si chiuse definitivamente nel 1966 in seguito alla soppressione della Milano-Monza e della Milano-Corsico.
 

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