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Cronaca Fiera / Piazzale Lorenzo Lotto

I Maya, la fine del mondo e la montagnetta di San Siro

Perchè, a Milano, se c'è un luogo che c'entra coi Maya e la loro profezia, e' la "Montagna de San Sir"

Mi capita spesso di dire quanto la città di Milano sia poco conosciuta. Se tralasciamo il Duomo, il cenacolo ed il castello, nominare San Sepolcro, San Simpliciano o la Maddalena, crea diversi punti di domanda. Raccontare poi dei Maya a Milano, bè questa diventa materia oscura per tantissimi.

Si parla da mesi ormai dell'appuntamento con il destino che avremo fra pochi giorni. Da più di un anno siamo bersagliati da annunci, proclami, libri e film che ci narrano della fine del mondo e del calendario Maya. Quello che invece è solo da poche ora sulla bocca di alcuni milanesi è quello che sta accadendo sulla montagnetta di San Siro. Ma facciamo un passo indietro: il 5 giugno 1662 entra a Milano il nuovo governatore Luis de Guzman Ponce de Leon. Nominato il 19 marzo dello stesso anno, il suo fu un vero e proprio trasloco.

Portò con sè non solo i suoi più fedeli collaboratori, ma anche casse piene di arredi. Tra le tante cose che trasferì a Milano c'era anche una piccola statua, trafugata decenni prima e che aveva ricevuto in dono, scoprendo solo in un secondo momento che tale preziosa statuetta arrivava dal nuovo mondo.

Dove mise questa statuetta non è raccontato, ma nel corso dei secoli a venire la ritroviamo sempre vicino ai potenti: un quadro raffigura la statuetta vicino a Filippo V nel giorno del suo ingresso a Milano e poi ancora con Napoleone nel 1797. Avvicinandosi ai giorni nostri, sappiamo che la statuetta scomparve durante la seconda guerra mondiale, non perchè trafugata ma perchè il luogo nel quale era custodita, fu distrutto dalle bombe.

La leggenda, fino a due giorni fa, voleva che fosse finita, insieme alla macerie, a formare quella che chiamiamo la montagnetta di San Siro. I poteri, se così avremmo potuto definirli, di questo oggetto, non ci sono mai stati svelati nè raccontati.

Quel che è certo è che il luogo dove si sta scavando mentre vi scrivo, ovvero proprio sulla montagnetta, è l'unico che nei giorni scorsi non era coperta di neve. E non perchè riparato da qualche cosa: semplicemente la neve si scioglieva appena toccato il suolo.

Altri raccontano di aver visto ieri mattina un unico raggio di sole, tra la fitta nebbia della zona, cadere proprio lì, in quel punto. Più conosciuta è invece l'abitudine che ormai da anni alcuni seguaci del popolo precolombiano hanno di venire andare proprio lì a riunirisi. Non sappiamo cosa troveranno durante questo scavo,anche perchè i lavori sembrano più difficile del previsto. Il terreno, è molto più duro di quanto si pensasse: le macchine trovano molta difficoltà e si sussegguono incidenti meccanici.

Ovviamente tutto quello che qui avete letto, ad eccezione delle date, storicamente corrette, è inventato. Potete però credere che sia vero o ritenere falso il fatto che si stia dicendo che è inventato. A mali estremi potete fare un salto alla montagnetta di San Siro. Per tutti gli altri non resta che aspettare sabato.

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