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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Ticino in secca, la discussione arriva al Pirellone con una interrogazione di Cecchetti

Il consigliere della Lega ha chiesto alla Regione di attivarsi presso il Ministero dell'Ambiente per rivedere la gestione patrimonio idrico. Nel frattempo cala il livello del Lago

Anche al Pirellone si discuterà della secca del Ticino. Nella giornata di lunedì 12 settembre Fabrizio Cecchetti, consigliere regionale in forza alla Lega Nord, ha presentato una interrogazione in cui chiede alla Regione di adottare «ogni idoneo provvedimento utile che garantisca al fiume Ticino il flusso d’acqua necessario che eviti danni ambientali gravi».

«Ho chiesto alla Regione di attivarsi presso il Ministero dell’ambiente — chiosa Cecchetti — per rivedere la gestione del nostro patrimonio idrico e evitare a tutti i costi un evidente danno ambientale che oltretutto da situazione emergenziale rischia di diventare un danno strutturale».

La questione è stata sollevata nei giorni scorsi dal Parco Lombardo del Ticino che aveva denunciato la mancanza d'acqua nel fiume azzurro. Situazione — a detta del vicepresidente con delega alle acque Luigi Duse — frutto di una mala gestione del bacino idrico del Verbano. Secondo la direzione del Parco la situazione sarebbe stata diversa se il livello del Lago Maggiore fosse stato tenuto a 1.50 metri sullo zero idrometrico, come accadeva sino al 2014. Della stessa idea anche il presidente del consorzio Est Ticino Villoresi Alessandro Folli che venerdì ha ribadito la necessità di portare la regolazione del Lago a 1.50 metri per tutelare sia l'agricoltura che l'ambiente.

Ticino in secca, le immagini del fiume azzurro

Sempre nei giorni scorsi è intervenuto il Ministero dell'Ambiente con una nota in cui afferma che è in corso una sperimentazione quinquennale per «passare gradualmente da +1 metro sullo zero idrometrico a 1.25 m e poi a 1.50. Una decisione — si legge nel comunicato — maturata proprio durante le conferenze di servizi propedeutiche all’approvazione della nuova regola sperimentale, in cui si è visto chiaramente che un passaggio immediato a 1.50 metri avrebbe originato, in assenza di dati sperimentali, livelli di rischio idraulico e dunque di incolumità per le persone e l’ambiente non accettabili».

Nel frattempo la situazione si fa sempre più critica. Il livello del Verbano è sceso a 34 centimetri sotto lo zero idrometrico. Tradotto? L'invaso è all'8% della propria capacità, vicino al minimo storico.

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