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Cronaca

Magliette e pantaloncini di squadre "top", ma erano false: denunce ed espulsioni

L'operazione della guardia di finanza fra Treviglio e Monza

Più di quattrocento capi d'abbigliamento sportivo contraffatti e tre persone denunciate, oltre a quattro irregolari cinesi che verranno espulsi dal territorio italiano. E' il bilancio dell'operazione condotta dalla guardia di finanza a Treviglio, tra Milano e Bergamo, a partire dall'ispezione di un furgone fermato in strada.

Alla guida c'era un cinese (regolare sul territorio). Il furgone è risultato carico di merce contraffatta: magliette, pantaloncini e sciarpe con loghi e colori sociali di squadre calcistiche nazionali ed estere e i nomi di famosi calciatori. Il tutto riprodotto senza alcuna autorizzazione del caso.

Dai documenti di trasporto i militari sono risaliti a due imprese della zona, che avevano prodotto la merce e l'avevano ceduta alla ditta individuale intestata ai trasportatori. Così la guardia di finanza ha perquisito, a Monza, un laboratorio e l'appartamento attiguo, utilizzati dai cinesi che stavano trasportando l'abbigliamento, nonché le due imprese che lo avevano prodotto.

Risultato, come detto, gli oltre 400 capi d'abbigliamento contraffatti. E non solo. L'appartamento monzese è risultato in pessime condizioni igieniche e, tra l'altro, in soli 70 metri quadri aveva ben ventitré posti letto. Di conseguenza i finanzieri hanno fatto intervenire sul posto l'Ats brianzola (ex Asl) per verificare lo stato e la sicurezza dell'appartamento e del laboratorio.

Tre persone sono state denunciate per contraffazione, alterazione ed uso di marchi o segni distintivi; altre quattro, cinesi clandestini, per ingresso e soggiorno illegale in Italia. Costoro sono stati portati presso la questura di Milano, in via Fatebenefratelli, per le procedure d'espulsione. 

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