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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Abbonamenti Atm per anziani: sconti dopo le 9.30. Fascia Isee allargata

Due novità dal 1 novembre: abbonamenti scontati per chi si muove dopo le 9.30 del mattino e "tetto" massimo dell'Isee aumentato da 20 mila a 28 mila euro

Il comune di Milano viene incontro agli anziani sugli abbonamenti Atm. Due le misure approvate dalla giunta il 22 settembre: entreranno in vigore l'1 novembre. Con il primo provvedimento si introduce una differenziazione di abbonamento per fasce orarie; con il secondo si accresce la platea degli anziani che avranno uno sconto, a seconda dell'Isee massimo, la cui soglia viene aumentata.

Due le ragioni di fondo: da una parte continuare la politica di decongestionamento automobilistico in favore dei mezzi pubblici, dall'altro porre maggior attenzione agli anziani, tra le fasce più deboli della popolazione, dopo essere intervenuti sui disoccupati e sui giovani, come ha spiegato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, nell'illustrare le decisioni insieme all'assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran e al presidente di Atm Bruno Rota.

La prima misura permette alle donne sopra i 60 anni e agli uomini sopra i 65 anni di acquistare abbonamenti a prezzo ridotto (16 euro il mensile, 170 euro l'annuale) con validità dalle nove e mezza del mattino fino al termine del servizio. La ragione è che - secondo i dati di Atm - oltre la metà degli anziani usa i mezzi pubblici dopo le dieci e mezza. Lo scopo del provvedimento è incentivare l'altra metà a ritardare l'orario di uscita.

"I mezzi, a Milano come altrove, sono quasi saturi nelle ore di punta e più vuoti in altre fasce orarie: cerchiamo quindi di convincere chi può farlo a ritardare il viaggio", ha spiegato Maran.

La seconda misura è invece rivolta all'intera platea degli over 65 (uomini) o over 60 (donne) e, in pratica, allarga il numero di persone che usufruiranno dell'abbonamento scontato. "Pensiamo a chi, per esempio, non è ancora in pensione e non può prendere i mezzi dopo le nove e mezza", ha spiegato Pisapia. Attualmente, i redditi Isee sotto 16 mila euro all'anno consentono la gratuità dei mezzi, e sarà ancora così; la fascia che ha diritto allo sconto va dai 16 mila ai 20 mila euro. Dal primo novembre andrà invece fino a 28 mila euro. Significa che rientreranno anche redditi medi di persone che hanno anche una casa di proprietà. Questi anziani pagheranno 22 euro per il mensile e 200 euro per l'annuale. I prezzi "pieni" restano di 30 euro al mese e 300 all'anno (scontati comunque rispetto a quelli ordinari) e dovranno ora essere pagati da chi non può vantare un Isee sotto i 28 mila euro.

La stima massima di costo per l'amministrazione è di quasi cinque milioni di euro da ripartire tra il 2015 e il 2016 ("ma riteniamo che l'aumento degli abbonamenti compenserà in parte questo costo", ha precisato Maran). Il provvedimento è stato possibile grazie soprattutto al successo (e ai notevoli introiti) di M5. 

Milano, introducendo la tariffa differenziata per fascia oraria, si avvicina ad esperienze già diffuse all'estero: Berlino, Monaco, Amburgo, Londra, Sidney e Singapore offrono già tariffe diverse che favoriscono chi viaggia negli orari meno trafficati. "Si tratta di una misura che in quelle città funziona molto bene e apre la strada a nuove forme di sperimentazione tariffaria", ha commentato Maran.

Per Milano non è la prima volta in assoluto: come ha ricordato il presidente di Atm Bruno Rota, molti decenni fa chi viaggiava poco dopo l'alba (in genere operai e lavoratori manuali) pagava di meno rispetto a chi viaggiava più tardi (in genere liberi professionisti). 

Circa gli sconti in base al reddito, invece, gli anziani potranno recarsi ai Caf per la certificazione Isee. Saranno poi i Caf a trasmettere ad Atm la documentazione per l'ottenimento dell'abbonamento scontato, che verrà spedito direttamente a casa del beneficiario. 

REAZIONI - Il centrodestra parla di "saldi di fine stagione". Massimiliano Bastoni (Lega Nord) sostiene che si tratta di una misura "statalista" perché "limita la libertà di movimento di alcuni cittadini" (a causa della fascia oraria. Ma in effetti a nessuno viene impedito di usare i mezzi anche prima, e ci mancherebbe. Tariffe differenziate ci sono per i beni privati, non si capisce perché per i beni pubblici non possano sussistere). Giulio Gallera (Forza Italia) ricorda che la giunta Pisapia nel 2011 aveva aumentato sia i biglietti sia gli abbonamenti, e questi particolarmente per gli anziani. Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia) accusa Pisapia di aver prima "promesso l'esenzione totale" e ora di "diminuire l'aumento". Luca Lepore (Lega Nord) definisce il provvedimento "specchietto per le allodole" di cui non beneficerebbero gli anziani che, per vari motivi, prendono i mezzi al mattino presto, o per accompagnare i nipoti all'asilo o per visite mediche e prelievi del sangue.

REAZIONI/2 - Soddisfazione, invece, dal centrosinistra. E in particolare da Rifondazione comunista. Anita Sonego (capogruppo di Sinistra X Pisapia) ricorda che la richiesta di rivedere gli aumenti per i pensionati e gli anziani è stata avanzata da anni: "Un diritto alla mobilità che viene riconosciuto". E il presidente del consiglio comunale, Basilio Rizzo, spiega che "si tratta di un primo passo per una redistribuzione sociale degli utili di Expo, è un buon segno che ne godano anche gli anziani della città", ricordando che avere aumentato gli abbonamenti per loro "è stato un errore". Di "gran bella notizia sul piano sociale e dello sviluppo del trasporto pubblico" parla Pierfranceso Majorino, assessore al welfare e candidato alle primarie di centrosinistra per scegliere il candidato a sindaco del 2016.

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