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Cronaca Porta Romana / Corso di Porta Romana

Accoltella la moglie al volto, poi la aspetta a casa per ucciderla e ammazzarsi: arrestato

L'uomo è stato arrestato dalla polizia. Proprio a loro ha svelato il suo folle piano. La storia

Era pronto a scrivere l’ultima pagina del suo folle piano. Così, per due giorni, ha atteso la sua vittima sotto casa, aspettando il momento giusto per agire. Purtroppo per lui, però, all’appuntamento sono arrivati i poliziotti del commissariato Monforte Vittoria, che lo hanno bloccato e ammanettato. 

Un uomo di cinquanta anni, il dominicano Rafael Jose Alcantara Rodriguez - un parcheggiatore abusivo di piazzale Gorini con precedenti per detenzione di sostanze stupefacenti, minacce e porto abusivo di armi - è stato arrestato il nove novembre scorso per il reato di tentato omicidio. 

Due giorni prima, l’uomo aveva aggredito sua moglie - una ecuadoriana di sessantaquattro anni, badante domestica - sotto la sua vecchia casa in zona Porta Romana.

Il cinquantenne aveva atteso che la vittima uscisse dal palazzo - era andata lì a recuperare la posta - e l’aveva colpita con un paio di forbici alla spalla, al collo e allo zigomo. Quindi, l’aveva lasciata sull’asfalto ferita - la sessantaduenne se la caverà poi con una prognosi di trenta giorni - ed era scappato. 

Il tentato omicidio era arrivato alla fine di una preoccupante escalation di violenze e minacce, che andavano avanti praticamente da quindici anni, nonostante lei non avesse mai denunciato nulla alla polizia.

Il giorno prima dell'aggressione a colpi di forbice, infatti, il dominicano si era presentato a casa della compagna e, dopo aver rotto la tapparella, aveva cercato di far irruzione nell’appartamento. La donna si era chiusa all’interno e aveva chiamato il figlio - un quarantunenne avuto da una precedente relazione -, che aveva a sua volta allertato le forze dell’ordine. 

E ancora: il 4 novembre sera, durante una festa a casa di amici, l’uomo - visibilmente ubriaco - aveva picchiato la vittima davanti a tutti, desistendo soltanto dopo l’intervento del figlio della donna. 

Neanche le botte, le minacce e le “coltellate”, però, avevano placato la sua sete di violenza. Dopo l’aggressione in zona Porta Romana, infatti, l’uomo aveva contattato da un telefono pubblico un’amica sua e della moglie nel tentativo di scoprire dove fosse ricoverata la sessantaduenne. Fallito il tentativo, il dominicano - ufficialmente senza fissa dimora - si era così spostato a Lainate, dove per un tempo aveva vissuto insieme alla compagna. 

Proprio lì, i poliziotti sono riusciti a trovarlo e bloccarlo. Agli investigatori che lo ammanettavano, l’uomo ha spiegato di essere in attesa di sua moglie per “completare il lavoro”. Se nessuno lo avesse fermato, ha confessato, avrebbe ucciso la donna e poi si sarebbe suicidato sotto un treno. 

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