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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Via Giuseppe Ripamonti

Rifiutano lo "scambio di coppia" con le mogli: due uomini accoltellati nel "club", un arresto

L'arrestato aveva colpito anche un dipendente del club. È stato arrestato per tentato omicidio

Il documento lasciato all'ingresso del locale ha dato ai poliziotti il suo nome e il suo cognome. Il racconto dei testimoni ha ricostruito quasi perfettamente le sue azioni. Le immagini delle telecamere di video sorveglianza, poi, hanno cristalizzato parte del suo "blitz", consentendo ai poliziotti e al procuratore di ottenere un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. 

È stato arrestato Antonio F., un uomo di trentasette anni di Abbiategrasso, ritenuto dalla Squadra Mobile l'autore della follia dello scorso 12 aprile al "Bizarre", il club privé - poi chiuso per un mese - nel quale tre uomini erano stati accoltellati e feriti gravemente

Lo scambio negato e le coltellate 

Quella sera, hanno accertato gli investigatori, il 37enne e un suo amico - poi risultato innocente - erano andati insieme al locale e all'ingresso, per registrarsi, avevano lasciato proprio il documento dell'arrestato. 

Una volta dentro, i due avevano "puntato" le mogli di un 51enne e un 53enne - entrambi italiani - e avevano iniziato a far loro delle avances. Al rifiuto dei due mariti delle donne, gli amici avevano cominciato a essere molesti ed erano stati espulsi dal locale. 

Dopo essere tornati con la scusa di prendere i giubbotti, i due avevano incrociato i 50enni e lì era scattata la follia. L'aggressore - che era in giro con un coltello - si era scagliato contro entrambi e aveva poi ferito anche un 38enne bengalese - dipendente del locale -, che era intervenuto per cercare di sedare la lite. 

I tre accoltellati erano finiti in ospedale tutti in condizioni gravi - con prognosi tra i venti e i quarantacinque giorni -, mentre l'aggressore e l'amico erano fuggiti a bordo di una Mitsubishi Outlander. 

Le indagini e il carcere

I poliziotti della Squadra Mobile, diretti da Lorenzo Bucossi, avevano immediatamente fatto partire le indagini ed erano subito arrivati al "secondo uomo", riuscendo piano piano a ricomporre il puzzle.  

Sistemate tutte le prove - fondamentali le immagini e quel documento lasciato al gestore del club -, gli agenti hanno ottenuto dal Gip Giuseppina Barbara l'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di tentato omicidio. 

Lunedì pomeriggio gli uomini della Mobile hanno trovato il 37enne mentre lavorava in un cantiere ad Abbiategrasso. L'uomo, che ha precedenti per porto d'arma e reati contro il patrimonio, non ha opposto resistenza e si è lasciato ammanettare. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Vigevano. 
 

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