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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Novate Milanese

Accoltellano 19enne per vendicare gli abusi sessuali su una minore: arrestati in sei (tra cui lei)

Questo l'esito dell'indagine 'All About Love' dei carabinieri di Rho. I giovani che hanno pianificato l'aggressione dovranno rispondere di tentato omicidio

Sei ragazzi in manette tra cui una minorenne. È l'esito dell'indagine dei carabinieri di Rho denominata 'All about Love', iniziata il 12 novembre 2019, quando un ragazzo di 19 anni era stato accoltellato vicino alla stazione di Novate Milanese.

L'aggressione

L'inchiesta, coordinata dalle Procure della Repubblica presso il Tribunale Ordinario e Minorile di Milano, ha permesso di individuare gli autori dell'aggressione per la quale la vittima, di nazionalità pakistana, aveva riportato una grossa ferita al fianco destro, finendo in codice rosso all'ospedale Niguarda di Milano.

A trovare il giovane sanguinante e semi incosciente, riverso su una panchina della stazione della stazione dei treni, erano stati alcuni passanti, che avevano dato l'allarme al 118. Dopo una preliminare ispezione della zona, in un parco pubblico i militari avevano trovato e sequestrato un coltello a serramanico con evidenti tracce ematiche, verosimilmente utilizzato per ferire il giovane.

Le testimonianze sull'episodio

Gli investigatori hanno poi appurato che il 19enne era stato aggredito da due ragazzi, che gli avevano sferrato una coltellata al fianco destro, mentre si trovava in compagnia di minorenne italiana. Quest'ultima ha dichiarato di aver incontrato il pakistano per comprare da lui un iPhone, che avrebbe poi voluto regalare al suo fidanzato, rivelando anche però che conosceva già il ragazzo, il quale mesi prima aveva abusato sessualmente di lei insieme ad altri suoi connazionali (fatto che lei avrebbe mantenuto segreto).

La minore, inoltre, ha aggiunto che la sera dell'aggressione il suo fidanzato e un coetaneo l'avevano accompagnata all’appuntamento rimanendo a distanza, ed entrambi erano poi intervenuti aggredendo il giovane pakistano dopo aver sentito un suo grido di aiuto perché lui stava provando (di nuovo) a metterle le mani addosso. Nella colluttazione, ha affermato la ragazza, lo stesso pakistano, alla vista dei due, avrebbe estratto un coltello ferendosi accidentalmente all’addome.

I due aggressori, identificati poco dopo e sentiti dai carabinieri, hanno confermato la versione della minorenne, che però è apparsa da subito poco credibile ed è infatti stata smentita dalle indagini.

Il movente

Gli investigatori hanno scoperto che l'aggressione era il risultato di un accurato piano di vendetta, architettato dalla ragazza minorenne insieme al suo fidanzato, per punire il pakistano di quanto accaduto nel gennaio 2019, quando, dopo una serata in discoteca, lui e altri connazionali avrebbero abusato di lei sessualmente approfittando del fatto che fosse ubriaca.

L’agguato era stato organizzato nei minimi dettagli, pianificando anche di rubare l’Iphone che la minorenne aveva finto di voler acquistare solo per avere un pretesto per incontrare il pakistano in un luogo appartato, con la speranza di riuscire a rubargli anche i soldi che aveva con sé. La spedizione punitiva ha sfiorato la tragedia, viste le condizioni cliniche del ragazzo pakistano, che a causa di quella coltellata senza un intervento chirurgico d’urgenza, sarebbe sicuramente morto.

Gli arresti

Dopo l'esito delle indagini la ragazza minorenne, il suo fidanzato e l'amico sono stati messi agli arresti domiciliari. Dovranno rispondere di tentato omicidio, tentata rapina e porto abusivo d’arma bianca. A finire in manette anche il ragazzo pakistano, vittima della spedizione punitiva, che in concorso con altri 2 suoi connazionali, è accusato di violenza sessuale di gruppo aggravata commessa ai danni della minorenne.

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