rotate-mobile
Cronaca Duomo / Piazza della Scala

Affitti, c'è l'accordo per il canone concordato. Risparmio del 30%

Imu più bassa per i proprietari, che godranno anche di uno "sconto" sulla cedolare secca. L'accordo precedente era di 16 anni fa. Ma non tutti i sindacati di inquilini sono d'accordo

L'accordo locale per il canone concordato è stato rinnovato dopo sedici anni. Milano ha così un nuovo accordo per le locazioni. La firma è arrivata nella mattinata di mercoledì 24 giugno. Al tavolo l'assessore Daniela Benelli (con delega alla casa) per conto di Palazzo Marino, e i rappresentanti della proprietà edilizia e dei sindacati di inquilini. In 16 anni, nel frattempo, la questione della casa è diventata sempre più cruciale in città, con l'aumento di fasce di popolazione che faticano ad accedere ai canoni di mercato ma al contempo sono "troppo ricche" per le case popolari.

"L'efficacia dell'accordo dipende dalla capacità di rispondere alle convenienze di entrambe le parti", ha affermato Benelli riferendosi agli interessi "contrapposti" di inquilini e proprietari e al fatto che l'accordo precedente di fatto è stato inefficace. 

La convenienza per i proprietari sta soprattutto nello sgravio fiscale sull'Imu, applicata allo 0,65% anziché allo 0,96%. Inoltre la cedolare secca è stata ridotta dal 15% al 10% dal Piano Casa varato dal governo nel 2014, se si opta per il contratto a canone concordato. Il tutto si tradurrebbe in un risparmio fiscale tra il 13 e il 15%. Per non dire dell'agenzia sociale per la locazione che destina risorse economiche contro la morosità incolpevole, ad esempio il fondo salvasfratti, e a cui si accede se si stipula contratti a canone concordato. 

Al tavolo della firma Stefano Chiappelli (Sunia-Cgil), Ferdinando Lioi (Uniat), Egidio Rondelli (Conia) per i sindacati inquilini. E poi Achille Colombo Clerici (Assoedilizia), Antonia Negri (Uppi), Silvio Scarsi (Asppi), Tomaso Songini (Appc), Matteo Rezzonico (Confappi) e Giuseppe Bassi (Confabitare) per i proprietari di immobili.

"L'accordo precedente per le piccole proprietà è stato sempre ritenuto inefficace", commenta Chiappelli del Sunia, soddisfatto per la firma, "e a Milano 7 alloggi su 10 appartengono a piccoli proprietari. Gli alloggi in locazione sono 178 mila, di cui 70 mila pubblici e 8 mila di grandi proprietà. Sono quindi ben 100 mila le famiglie milanesi in locazione a libero mercato". Secondo il Sunia, i canoni concordati sono meno del 10% di quelli stipulati in città, mentre la percentuale sale al 70% altrove (Bologna, Roma, Torino).

Il risparmio per gli inquilini sarebbe mediamente del 35% sulla cifra della locazione a prezzi di mercato. Secondo Chiappelli, le agevolazioni fiscali per i proprietari possono "costituire un volano per la messa in locazione dello sfitto, che ormai ha raggiunto numeri impressionanti". Infine non sussistono, per il Sunia, le accuse secondo cui - con questo accordo - gli alloggi di proprietà di grandi enti verrebbero aumentati: "Si tratta di canoni contrattati a livello nazionale", spiega Cappelli.

Un inquilino di appartamento di "fascia intermedia", con valore catastale di 800 euro, potrebbe firmare un contratto da 7 mila euro anziché da 10 mila euro, secondo i calcoli di Assoedilizia. Per il proprietario il risparmio fiscale è stimato in circa 1.800 euro (verserebbe 1.700 euro invece che 3.500), con un canone incassato al netto delle tasse di 5.300 euro anziché 6.500. Secondo i firmatari dell'accordo, questa differenza si "colma" grazie al fondo salvasfratti (del valore totale di quasi 7 milioni di euro) che entra in funzione quando l'inquilino diventa moroso incolpevole: circa 15 mila casi a Milano.

Nettamente contari il Sicet-Cisl e l'Unione Inquilini, che non hanno firmato l'accordo definendolo "uno schiaffo alla tutela degli inquilini" e "un regalo alla proprietà edilizia". Secondo le due sigle, per alcune grandi proprietà che già oggi applicano il concordato, gli affitti aumenteranno. Si tratta di immobiliari private ma anche enti come il Pat, l'Inps, la Fondazione Ca' Granda e così via. "L'accordo - scrive Leo Spinelli del Sicet - non servirà ad affrontare il problema degli sfratti e l'emergenza abitativa a Milano".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Affitti, c'è l'accordo per il canone concordato. Risparmio del 30%

MilanoToday è in caricamento