Arrestata una coppia, compravano auto di lusso con assegni rubati
Acquistavano auto di lusso, trovate su internet, pagandole con assegni rubati. In manette una coppia di 40enni: Antonio Domenico Bianchi e Maria Rosa Fico. I due sono accusati di truffa e ricettazione. I casi finora accertati sono 9, ma non si esclude che i due operassero anche al di fuori del capoluogo
Sceglievano le inserzioni di auto di lusso su internet e Secondamano. Dopodiché contattavano il venditore telefonicamente per accordarsi sull’acquisto. Infine facevano intestare la vettura ad un donna sconosciuta e pagavano con assegni rubati.
Sono finiti in manette per truffa e ricettazione una coppia di italiani: Antonio Domenico Bianchi, 47 anni, pregiudicato per armi, droga, rapina e truffa, e la convivente, Maria Rosa Fico, di 45 anni.
All’uomo la notifica è stata consegnata in carcere, perché si trova a San Vittore già da diversi mesi, mentre per la donna è scattato l’obbligo di firma.
Secondo le ricostruzioni il signor Bianchi, fingendosi medico, dava appuntamento ai venditori nei parcheggi degli ospedali. Lì acquistava Audi e Mercedes, che costavano tra i 27 e i 30mila euro, con assegni fasulli, rubati qualche anno prima in una banca.
In un caso, l’uomo è stato ricontattato da una delle vittime che ha preteso la restituzione dell’auto, forse dopo aver scoperto la truffa: all’appuntamento però il signor Bianchi ha preteso altri soldi e ha avuto una reazione violenta nei confronti del malcapitato. Per lui infatti sono state aggiunte le accuse di tentata estorsione e rapina.
I casi accertati a Milano finora sono 9, ma non è escluso che l’uomo ne abbia commessi anche al di fuori del capoluogo.
Sono finiti in manette per truffa e ricettazione una coppia di italiani: Antonio Domenico Bianchi, 47 anni, pregiudicato per armi, droga, rapina e truffa, e la convivente, Maria Rosa Fico, di 45 anni.
All’uomo la notifica è stata consegnata in carcere, perché si trova a San Vittore già da diversi mesi, mentre per la donna è scattato l’obbligo di firma.
Secondo le ricostruzioni il signor Bianchi, fingendosi medico, dava appuntamento ai venditori nei parcheggi degli ospedali. Lì acquistava Audi e Mercedes, che costavano tra i 27 e i 30mila euro, con assegni fasulli, rubati qualche anno prima in una banca.
In un caso, l’uomo è stato ricontattato da una delle vittime che ha preteso la restituzione dell’auto, forse dopo aver scoperto la truffa: all’appuntamento però il signor Bianchi ha preteso altri soldi e ha avuto una reazione violenta nei confronti del malcapitato. Per lui infatti sono state aggiunte le accuse di tentata estorsione e rapina.
I casi accertati a Milano finora sono 9, ma non è escluso che l’uomo ne abbia commessi anche al di fuori del capoluogo.