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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

A rischio demolizione l'aereo campione del Mondo, ma il sogno è portarlo a Malpensa

L'aereo del Mundialito '82 rischia di essere demolito. Al momento è di proprietà Alitalia che lo ha parcheggiato in un piazzale a Fiumicino. Ma il museo di Milano Malpensa vuole salvarlo

Da un lato c’erano i due vecchietti della spedizione: Enzo Bearzot, il “vecio” che seppe regalare una gioia a un intero popolo, e Sandro Pertini, il presidente che riuscì a lasciare a quello stesso popolo un ricordo magnifico di sé. Dall’altro lato del tavolino in legno, invece, c’erano i due ragazzini, altri due simboli: il barone Franco Causio e superDino Zoff. Poi lì, su quel tavolino, lei. Bella, dorata, luccicante: la coppa del Mondo. Sistemata come a volerle far guardare quella partita a scopone entrata nella storia. 

Una storia che ora, a quasi trentaquattro anni da quel 11 luglio 1982, rischia di scomparire. Rischia seriamente di perdere il suo simbolo, il suo feticcio. Sì, perché il Dc9 32 che riportò in Italia gli eroi del “Mundialito” ha fatto e sta facendo una brutta fine, che ora potrebbe essere arrivata al suo triste epilogo. 

Dopo quel viaggio, quello della partita a scopone più famosa del mondo, l’Aeronautica militare ha dismesso il velivolo, che ora è di proprietà di Alitalia. La compagnia tricolore inizialmente lo ha usato per l’addestramento, ma poi è stata costretta - a causa dell’età - a parcheggiarlo nel piazzale antistante l'hangar Avio 4 dell’aeroporto di Fiumicino. 

Gli anni hanno fatto il loro corso, i loro danni, e tutti i progetti di recupero o di trasformazione del Dc9 - che doveva diventare un museo - sono pian piano falliti. Ora, la storia è vicina alla parola fine e l’aereo campione del mondo rischia di essere demolito. Distrutto, buttato. 

Una piccola luce di speranza, però, c’è ancora. E a tenerla viva è Volandia, il museo dell’aeroporto di Milano Malpensa, che ha chiesto ufficialmente ad Alitalia di poter ospitare l’aereo.  

“Chiediamo – ha spiegato la società in una nota – che Alitalia esamini la nostra proposta affinché un simbolo così importante della storia dello sport ma anche del nostro Paese possa essere salvato e custodito, rendendolo fruibile dal pubblico che potrebbe rivivere le emozioni di quel fantastico 1982”. 

“Possiamo con orgoglio – evidenzia Volania – affermare che il nostro museo aeronautico conta oltre centomila visitatori annui, è la più grande realtà dedicata all’aviazione in Italia e tra le più importanti nel mondo. Volandia sarebbe la casa perfetta per l’aereo campione del mondo”.

Quello stesso aereo che riaccompagnò in Italia i ragazzi che annientarono la Germania 3-1. Quegli stessi sediolini sui quali sedevano Pertini, Bearzot, Zoff e Causio. Pezzi di storia che non possono sparire. 

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