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Cronaca Porta Magenta / Piazza Po

Milano, azzannato da un cane al parco: "Ecco come mi ha ridotto e i padroni sono fuggiti"

La denuncia di un ragazzo di diciannove anni, aggredito da un pastore tedesco al parco

"Non avrei mai presentato denuncia e non avrei mai chiesto un risarcimento se solo i padroni fossero stati semplicemente umani". A parlare così - senza nascondere tanta, tanta amarezza - è Steven, diciannove anni, che nella notte tra venerdì e sabato ha avuto la sfortuna di trovarsi semplicemente al posto sbagliato al momento sbagliato. 

"Erano le 2.40 ed ero al parchetto di piazza Po con la mia fidanzata - racconta il ragazzo a MilanoToday -. Volevamo fumare una sigaretta ma non avevamo l'accendino, così mi sono avvicinato all'area cani per chiedere a due persone che erano lì - un uomo e una donna sui settanta anni - di accendere". L'uomo si è mostrato disponibile e gentile e - ricorda Steven - "mi ha passato l'accendino superando la siepe con il braccio". 

In un attimo, senza accorgersene, il 19enne è però finito nel mirino del pastore tedesco della coppia. "Ho sentito un rumore di foglie, mi sono girato subito e ho visto il cane che mi saltava addosso - le parole del giovane -. Mi ha strappato la giacca, la felpa ma soprattutto mi ha morso al braccio e alle gambe, da dove ho subito iniziato a perdere sangue". 

Foto - Una delle ferite di Steven

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È qui che i due settantenni hanno fatto qualcosa che ha lasciato la vittima sorpresa. "I due, senza chiedermi nemmeno se stessi bene, hanno cominciato a correre mentre la donna urlava all'uomo «Corri, corri, non fermarti»", racconta Steven. Lui, nonostante le ferite, è riuscito a inseguire la coppia insieme alla propria fidanzata fino a quando i proprietari del cane non si sono rifugiati in un condominio della vicina via Verga. 

La serata di Steven è poi finita all'ospedale San Carlo, da dove è stato dimesso con dieci giorni di prognosi causati proprio dai morsi del pastore tedesco. Il giorno dopo lui stesso ha presentato denuncia al commissariato Bonola, spiegando di essere in grado di riconoscere i due padroni del cane. "Non lo avrei mai fatto - l'amara constatazione del 19enne - se solo loro fossero stati umani". 

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