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Cronaca

Smog, Pm10 ancora alle stelle: domenica nuovo stop al traffico ma più soft

I divieti saranno più morbidi per andare incontro alle esigenze dei commercianti: 2 ore in meno di stop domenica, se il blocco verrà confermato, e probabile apertura ai mezzi pesanti della zona Ecopass venerdì

E' sempre più probabile un nuovo blocco del traffico per domenica prossima. Nonostante sia partita la fase due del piano anti-smog del Comune di Milano i livelli di concentrazioni di Pm10 nell'aria martedì hanno riscontrato valori superiori di tre volte al limite, fissato dalla Ue a 50.

DOMENICA A PIEDI PIU' SOFT. Il blocco di domenica potrebbe essere di otto ore e non di dieci come quello della scorsa settimana. Da giorni infatti i commercianti sono sulle barricate contro le restrizioni al traffico in centro, che assieme all'obbligo di abbassare le temperature dei termofisoni costituiscono il cuore dell'ultimo giro di vite contro il Pm10. E visto che domenica è programmata la prima apertura straordinarie dei negozi dall'inizio dei saldi, la giornata ecologica dovrebbe avere una durata più limitata: dalle 8 alle 16 oppure dalle 10 alle 18.

"Stiamo lavorando - ha affermato il sindaco Letizia Moratti - per un equilibrio tra le esigenze dei commercianti e l'esigenza di tutelare la salute dei cittadini, che viene prima di tutto". Sembra scontato inoltre che il Comune domani conceda una finestra, probabilmente di due ore, che apra la zona Ecopass anche ai furgoni più inquinanti per il carico e scarico delle merci nei negozi del centro. "Cercheremo di lavorare per creare meno disagi possibili per i nostri concittadini", ha ammesso Letizia Moratti”.

I SINDACI DELL'HINTERLAND.
“Con buone probabilità la prossima domenica a piedi dei milanesi restarà un'iniziativa isolata, visto che i sindaci dell'hinterland difficilmente proclameranno lo stop al traffico. Tuttavia ieri i sindaci di 19 comuni della cintura (da Rozzano a Sesto San Giovanni, da Corsico ad Assago) hanno scritto al presidente della provincia Guido Podestà per chiedere un summit antismog. 'Servono azioni chiare - dicono - efficaci e condivise''.

IL CODACONS: “CHIUDERE LE SCUOLE”.
Il Codacons ha chiesto al sindaco di Milano Letizia Moratti di chiudere le scuole fino a che i valori del Pm 10 e degli altri inquinanti non rientreranno nei limiti di legge. "Basterebbero questi i dati di martedì sulle concentrazioni del Pm 10 a Milano per dimostrare il fallimento sia dell'Ecopass che dell'ordinanza del Comune - si legge a firma del presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli - Nonostante sia scattata la fase due del Piano antismog, la più severa, ieri i valori erano da 3 a 4 volte oltre i limiti consentiti. Per questo non possiamo avvelenare i nostri bimbi. Inoltre la chiusura delle scuole consentirebbe di non intasare la città nelle ore di punta con le auto dei genitori che accompagnano i loro figli".

Dall'inizio dell'anno, stima Codacons - sono 29 le giornate fuori legge e la serie di quelle consecutive è arrivata ormai a 21. La soglia massima di 35 giorni sarà toccata con una velocità record, seconda solo al 2006 quando il tetto fu toccato il 5 febbraio (nel 2010 si raggiunsero il 15 febbraio, nel 2009 il 22 febbraio, nel 2008 il 20 febbraio, nel 2007 il 15 febbraio). "Se chiudere il centro alle auto che pagavano il ticket d'ingresso fa raggiungere livelli da tripli a quadrupli rispetto ai massimi consentiti, è evidente che l'Ecopass è un fallimento totale, visto che, previo pagamento, consente a tutti di inquinare e circolare a volontà" ha proseguito Donzelli. "Per questo da tempo chiediamo targhe alterne sempre, per tutte le auto ed in tutta la città" ha concluso Donzelli.

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