rotate-mobile
Cronaca

Alloggi e occupazioni senza titolo: i sindacati chiedono interventi concreti

La Conferenza stampa nel quartiere di Giambellino parla chiaro: a Milano è evidente il problema delle case e le condizioni delle famiglie di occupanti. Tiziana Scalco della Cigl: "problema di sicurezza per tutto il quartiere"

case1_1"Basta demagogia, il Comune deve costituire una commissione per valutare le condizioni caso per caso di tutte le famiglie di occupanti, come prevede la legge regionale 27/09; molte, infatti, sono abusive ma solo per necessità e l'ultima sanatoria risale all'89. Altro che abusivi, per la maggior parte si tratta di persone che, mancati i genitori, non hanno esattamente i requisiti richiesti per 'ereditare' il contratto ma che comunque sono sempre vissuti lì, non è tutto riconducibile al fenomeno della malavita e dell'illegalità, come invece vuol far credere l'amministrazione per non affrontare veramente il problema".

E' quanto ha affermato Ermanno Ronda, segretario di Sicet, in occasione della conferenza stampa tenutasi stamattina nel quartiere del Giambellino per presentare la piattaforma sul problema delle occupazioni "senza titolo e in stato di necessità abitativa".
Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini, Conia, Cgil, Cisl e Uil: i sindacati si sono uniti per chiedere a gran voce all'Aler un tavolo di confronto e la sospensione degli sgomberi "che da aprile hanno iniziato a coinvolgere anche famiglie con minori - ha precisato Bruno Cattoli di Unione Inquilini - La situazione è allarmante, esiste anche un accordo tra Aler e Aem per non erogare luce e gas agli 'abusivi', ci sono intere famiglie che vivono con la bombola".
"Non è solo una questione di fatiscenza e di degrado degli alloggi, anzi, questo è da anni diventato un problema di sicurezza per tutto il quartiere. Ci sono anziani che vivono barricati in casa terrorizzati - ha aggiunto Tiziana Scalco della Cgil - Da parte della giunta Moratti manca totalmente la volontà di intervenire. Non ci sono infatti servizi per minori né per anziani, le fasce deboli, per non parlare della totale assenza di una politica di immigrazione, assolutamente necessaria con l'aumento di cittadini provenienti da altri paesi".

Oltre alla tavola di confronto e alla commissione comunale, tra le richieste anche politiche di prevenzione: "il problema case a Milano è un capitolo che il sindaco non può continuare a trascurare, c'è la forte necessità di alloggi che siano alla vera portata dei cittadini - ha affermato Stefano Chiappelli di Sunia - E' intollerabile che ci siano 5000 appartamenti sfitti rifiutati dalle famiglie assegnatarie perché inagibili o in condizioni fatiscenti" e il "collega" del Sunia, Francesco Di Gregorio, ha precisato: "il degrado riguarda soprattutto gli spazi comuni perché entrando negli appartamenti si può veder che sono molte, quasi il 30%, le famiglie che hanno risistemato da sole gli alloggi".

"L'incontro di oggi segna un ottimo inizio per noi: Aler si è dimostrata molto disponibile ad affrontare il problema alloggi e occupazioni ritenendolo lei stessa un 'delicato problema sociale', la delegazione che abbiamo incontrato ha detto che porterà in consiglio d'amministrazione,lunedì, la nostra piattafoma in modo che possa essere valutata per programmare ulteriori passi anche sul fronte delle amministrazioni". E' quanto ha dichiarato Francesco Di Gregorio di Sunia al termine del confronto con i responsabili Aler incontrati questo pomeriggio.

"Aler si è inoltre detta contenta della presa di posizione univoca dei sindacati in relazione a questa problematica, ci è sembrata molto collaborativa - ha aggiunto Di Gregorio - Il 26 consegneremo la stessa piattaforma anche all'assessore Verga, del Comune, e vedremo gli sviluppi ma per il momento l'approccio sembra positivo... il problema, però, sono le amministrazioni, si sa".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alloggi e occupazioni senza titolo: i sindacati chiedono interventi concreti

MilanoToday è in caricamento