Milano sud miniera di amianto: anche in piazza XXIV maggio
La zona 5 è piena di edifici in attesa di bonifica. Un consigliere del Movimento 5 Stelle chiede e ottiene risposte dal Comune. Ma in molti casi il materiale cancerogeno non è ancora stato rimosso
Milano è piena di amianto. La Zona 5, forse, di più. Il Comune ne è a conoscenza e si sta muovendo, ma intanto i cittadini del sud della città continuano a vivere a stretto contatto con il materiale cancerogeno, fuori legge nel nostro Paese dal 1992.
A condurre la “battaglia politica” contro l’amianto in zona è Massimiliano Toscano, consigliere in Viale Tibaldi del Movimento 5 Stelle molto attivo sul fronte ambientale, che finora ha denunciato – e documentato – almeno 8 casi di amianto presente in edifici commerciali o abbandonati.
Ce n’è per tutti i gusti e i quartieri: si va da piazza XXIV Maggio – accanto al mercato Comunale – a viale Ortles, da via Spezia a via Bazzi, dove – dei due casi – uno, il palazzo abbandonato al numero 12, è una vera e propria perla di degrado della zona.
Nella metà dei casi, la mozione del consigliere ha portato alla verifica da parte del Comune – dal quale si attendono novità – come previsto dal protocollo d’intesa con Arpa e Asl del 2008 (per cui, in sostanza, una volta accertati i rischi la rimozione dev’essere operata entro un periodo che va da 1 a 3 anni, a carico del proprietario).
Oltre alle ipotesi di presenza di amianto ancora da accertare, ci sono anche casi già sicuri, su cui non sempre la risposta degli enti pubblici è stata chiara: mentre il capannone in viale Ortles sarà sistemato entro ottobre 2013, la tettoia dell’Eurospin in viale Saponaro, che l’Aler ha già assicurato essere nociva, è sempre lì e non si sa ancora per quanto. E la qualità dell’aria milanese certo non ne beneficia.