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Cronaca Porta Venezia / Via Vitruvio

La fuga di Amri: perquisito un tunisino a Sesto, ma è "pulito"

Si studiano i movimenti del terrorista: dalla centrale a via Vitruvio e poi sul bus sostitutivo del metrò. Perché Sesto? Si propende sempre più per la fuga disperata e solitaria

Nella ricostruzione degli spostamenti di Anis Amri (il tunisino responsabile della strage di Berlino e poi rimasto ucciso a Sesto San Giovanni in un conflitto a fuoco con due agenti), via via vengono messi assieme tutti i pezzi del suo viaggio alquanto spezzettato. Si sa che dalla Germania è passato per l'Olanda prima di arrivare in Francia (aveva una sim distribuita solo in tre città olandesi, parte di uno stock promozionale, dal 20 al 22 dicembre). Si sa che il treno per l'Italia lo ha preso a Chambery (Savoia), poi è sceso a Bardonecchia e da lì ha proseguito per Torino e infine per Milano.

Sparatoria a Sesto: ucciso il terrorista di Berlino (foto B&V Photographers)

Si sa anche che, dalla stazione centrale di Milano, si è diretto a Sesto con un bus sostitutivo della M1. Ma ancora non si sa perché Sesto. Nella città dell'hinterland le indagini sono senza sosta: bisogna capire se Amri avesse contatti o appoggi. 

Un connazionale di Amri, che vive a Sesto San Giovanni non lontano dalla stazione ferroviaria (luogo della sparatoria), è stato perquisito in questi giorni. Ma è risultato totalmente pulito: falso allarme. Intanto vengono anche ricostruiti i movimenti del tunisino quand'era ancora a Milano. E più si prosegue, più gli investigatori pensano che Amri non avesse Milano come destinazione finale della sua fuga solitaria, né appoggi in città o nell'hinterland.

DALLA CENTRALE A PIAZZA ARGENTINA

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