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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

'Ndrangheta, traffico di cocaina dalla Calabria alla Lombardia: arrestato il "coordinatore"

Nei guai Antonio Callipari, arrestato dai carabinieri in calabria

I carabinieri del Gruppo di Locri, aiutati dai militari dello squadrone eliportato Cacciatori di "Calabria", hanno arrestato nel pomeriggio di venerdì 9 novembre il latitante Antonio Callipari, 25enne, ricercato con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria dal settembre del 2017, sfuggito all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal tribunale di Milano all'esito dell'indagine Dedalo, una costola dell'indagine'Ignoto 23', condotta dal Nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di Milano, sotto la direzione della Procura distrettuale di Milano e ordinaria di Monza e finalizzata alla disarticolazione di una vasta organizzazione dedita al traffico di stupefacenti ed altri reati.

Il latitante, considerato a seguito delle risultanze investigative quale promotore delle attività illecite dell’organizzazione, che peraltro ha commesso i traffici nella costante disponibilità di armi, coordinava gli approvvigionamenti di cocaina ed altre sostanze stupefacenti dalla Calabria alla Lombardia, mediante l’utilizzo di apposite auto con doppio fondo in grado di movimentare fino a 50 kg di cocaina alla settimana. Nell’ambito delle indagini sono stati inoltre documentati numerosi viaggi sull’asse Milano-San Luca che consentivano il rientro alla “base” di ingenti capitali provento dei traffici illeciti. Proprio a seguito dell’arresto, infatti, a conferma delle citate risultanze investigative, la perquisizione svolta presso il domicilio del latitante a San Luca ha consentito di confermarne le elevate disponibilità economiche con il rinvenimento e contestuale sequestro di circa 80.000 euro in danaro contante.

Un disperato tentativo di fuga, dal retro dell’abitazione in cui si nascondeva, è stato l’ultimo atto di una latitanza durata oltre un anno, durante la quale per i suoi spostamenti il giovane latitante utilizzava documenti contraffatti, trovati dai Carabinieri tra i suoi effetti personali. Callipari è stato condotto presso il carcere di Reggio Calabria a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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