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Cronaca Stazione Centrale / Via Roberto Lepetit, 31

Culturista picchia un tassista e gli azzanna un orecchio: esce dal carcere e va ai domiciliari

Il 48enne lo avrebbe provocato con la frase "picchiami picchiami, tanto io sono del mestiere"

Antonio B., il bodybuilder arrestato per lesioni aggravate dai futili motivi dopo aver picchiato e morso l'orecchio di un tassista in via Lepetit, a Milano, è stato mandato agli arresti domiciliari. Lo ha disposto il giudice Anna Maria Gerli del Tribunale di Milano.

Il 29enne di Busto Arsizio (Va), che lavora nella reception di un albergo che si trova a poca distanza dal luogo della rissa, uscendo dall'aula ha mostrato ai cronisti il dito che, come ha detto lui stesso in udienza, gli avrebbe morsicato il tassista durante la colluttazione.

Il ragazzo ha riferito che prima di aggredire il tassista, il 48enne lo avrebbe provocato con la frase "picchiami picchiami, tanto io sono del mestiere".

La rissa per il parcheggio e le immagini

Uno stallo vuoto e due auto pronte a infilarsi dentro. E' questa la scintilla che aveva fatto scattare la violenta lite tra l'automobilista e il tassista, durante la quale il conducente del taxi è stato aggredito a pugni, prima, e a morsi sull'orecchio, poi.

E' successo attorno alle 7 di martedì a due passi dalla stazione Centrale di Milano. Il tassista, un uomo di 48 anni, ha ricevuto una prognosi di 30 giorni dai medici dell'ospedale Niguarda, dov'era stato trasportato in codice giallo dall'ambulanza. Ferito, anche se lievemente, pure l'arrestato: per lui un codice verde al Fatebenefratelli.

Video | Pugni in faccia e morsi al tassista

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Stando alla ricostruzione degli agenti dell'Ufficio prevenzione generale della polizia, la lite era cominciata proprio per poter parcheggiare nell'unico posto libero presente. Durante la prima discussione verbale, il 29enne è sceso dalla propria vettura e ha colpito con diversi pugni al volto il "rivale". Poi, non contento, gli ha azzannato un orecchio e lo ha trascinato con la propria auto mentre la vittima cercava di bloccarlo per non farlo scappare. 

Sul posto sono quindi intervenuti i poliziotti e i medici del 118, che in un primo momento avevano parlato di amputazione dell'orecchio anche se in realtà la parte del lobo recisa è stata ricucita, secondo quanto rivelato dalla questura che nel primo pomeriggio ha catturato l'uomo, già noto alle forze dell'ordine. Il processo è stato aggiornato al 5 dicembre.

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