Dieci anziani morti per il caldo, ed è polemica

Secondo l'azienda regionale emergenza e urgenza (Areu), sono dieci le morti per il caldo afoso di questi giorni. Le vittime sono tutti anziani tra i 78 e i 90 anni che soffrivano già di patologie dell'apparato respiratorio, e nulla hanno potuto i soccorsi che pure sono stati prestati.

Il caldo di questi giorni è quindi realmente emergenziale. Il caos negli ospedali è emblematico: i ricoveri e le richieste d'aiuto si sono impennate, costringendo il Policlinico a raddoppiare la struttura (almeno durante le ore del giorno e per i casi meno gravi).

Ma non solo caldo. Il pericolo viene anche dall'aria, dall'ozono in particolare, la cui quantità nell'aria di Milano era aumentata sempre di più per tre giorni di seguito. Per fortuna stamattina i livelli sono rientrati nella norma, poco sotto i 180 microgrammi per metro cubo, mentre nei giorni scorsi avevano superato quota 200 in diversi punti di rilevazione in città.

Il consigliere del Pdl Riccardo De Corato, che da vicesindaco durante i mesi estivi era sempre in prima linea a cercare di fronteggiare anche l'emergenza caldo, è molto polemico: "Dopo la morte di 10 anziani dovuta alla calura e alla solitudine - afferma - prendiamo atto che gli assessori della giunta di Pisapia sono indaffarati nello stabilire in quale luogo di preghiera dei mussulmani, a Milano, recarsi nell'ultimo giorno di preghiera del venerdì del Ramadan", facendo riferimento alla possibile visita del vicesindaco Guida e dell'assessore Bisconti in un centro di preghiera non ancora stabilito.

"I dieci anziani morti - prosegue De Corato - sono un campanello d'allarme molto forte, che dovrebbe vedere impegnata l'intera giunta".

Intanto il comune ha fatto scattare una irrigazione d'emergenza per molti "baby alberi", circa 5mila, dislocati in vari parchi della città.