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Cronaca

"Chi possiede aree dismesse non potrà costruire altrove"

La De Cesaris intenzionata a introdurre una norma per arrivare al consumo "quasi zero" del suolo. E prima, un censimento: dalla Torre Galfa al Poligono passando per le ex caserme

Il comune di Milano è intenzionato a scrivere nuove regole per arrivare a un consumo "quasi zero" del suolo. Simbolo indiretto e involontario di questa "svolta", la Torre Galfa, tempo fa occupata dai ragazzi di Macao, da un quindicennio vuota in attesa che la proprietà decida che cosa farne. Il comune si prepara a censire queste aree della città, si parla di circa quattro milioni di mq in totale. Soprattutto ex scali ferroviari e caserme dismesse ma anche molte proprietà (pubbliche e private) inutilizzate.

Ex cinema, ad esempio. E poi l'ex Poligono di tiro, negozi, uffici. Il censimento servirà al comune per analizzare i possibili interventi. Ma il passo vero e proprio, secondo l'assessore Lucia De Cesaris, sarà scrivere una norma secondo la quale chi possiede costruzioni dismesse non avrà la possibilità di costruire da altre parti della città. "Dobbiamo fare in modo - spiega la De Cesaris - di essere più incisivi verso i proprietari".

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