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Cronaca Maggiolina / Via Achille Bizzoni

Porta sempre aperta e pitbull a guardia della cocaina: presi i "pusher della mansarda"

In manette due 30enni. A guardia della droga avevano messo un pitbull. La storia

La porta, a causa di un vecchio danno, non si chiudeva, restava praticamente sempre aperta. Eppure quello per loro non era un problema importante, anche perché a guardia della droga - lasciata tranquillamente in bella vista - c'era un pitbull per nulla accogliente. Neanche il loro particolare bodyguard, però, è riuscito a salvarli. 

Due uomini - un tunisino di trentacinque anni regolare e incensurato e un cittadino italiano, di origini tunisine, di trenta - sono stati arrestati lunedì dagli agenti della Squadra Mobile, guidati da Marco Calì, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

A bloccare i due ci hanno pensato i poliziotti della VI sezione, coordinati dal dirigente Massimiliano Mazzali, che nei giorni precedenti avevano effettuato dei servizi in zona Garibaldi Venezia e avevano notato uno strano viavai da un palazzo di via Bizzoni. Dopo una serie di appostamenti, gli agenti hanno fermato alcuni clienti che uscivano da quel condominio e hanno accertato che tutti avevano comprato cocaina nella mansarda. 

Il pitbull di guardia

Così, gli investigatori hanno cercato di entrare in casa ma appena arrivati davanti alla porta hanno sentito un cane ringhiare, segno evidente che lì non erano i benvenuti.

A quel punto, i poliziotti sono scesi nuovamente in strada e hanno atteso che il 35enne uscisse: lo hanno seguito e, appena ha venduto una dose di cocaina a un giovane italiano alla fermata di Zara, lo hanno arrestato. Poco dopo la stessa sorte è toccata anche al coinquilino 30enne, che è stato bloccato quando è uscito di casa. 

Con l'aiuto del proprietario del cane, i poliziotti sono riusciti a entrare nella mansarda e sul tavolo della cucina hanno trovato venti dosi di droga già pronte, per un peso totale di 15 grammi, oltre a duemila euro in contanti in un marsupio. 

Gli agenti hanno verificato che la porta era danneggiata e non si chiudeva e che nessuno dei due aveva le chiavi, anche per non essere ricollegati a quell'appartamento in caso di controllo. All'interno, però, avevano lasciato i loro documenti. 

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