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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Macchine vendute e mai consegnate, società fallita: arrestati i titolari di una concessionaria

In manette i tre titolari dell'autosalone Antonini di Varedo, accusati di bancarotta fraudolenta

Avrebbero intascato dai loro clienti soldi per auto che poi non sono mai state consegnate. E sempre loro, secondo l'accusa, avrebbero fatto fallire volontariamente la società per spostare i soldi su nuovi conti. 

Sono stati arrestati nella mattinata di giovedì 17 gennaio con l'accusa di bancarotta fraudolenta gli amministratori dell'autosalone Antonini di Varedo. Il blitz, condotto dai militari delle guardia di finanza di Monza e coordinato dalla procura del capoluogo brianzolo, ha fatto finire in manette due fratelli e un terzo manager. 

Le indagini e gli arresti

Gli accertamenti delle fiamme gialle, come riportato in una nota, sono scattati a fine 2017 dopo il fallimento dell'autosalone. Grazie all'analisi della documentazione amministrativa e contabile e con accertamenti finanziari e intercettazioni telefoniche, i finanzieri avrebbero scoperto "comportamenti illeciti".

Le indagini - spiegano dalla Gdf - avrebbe "fatto emergere la distrazione patrimoniale dell’intera azienda fallita a favore di una nuova società costituita per gestire l’autosalone, nonché di somme di denaro per una cifra complessiva di circa 1 milione di euro". E non solo. Perché i tre sono anche accusati di aver "distratto circa 400mila euro facendoli confluire dai conti correnti societari ai propri personali per asserite attività di consulenza".

In sostanza, sempre secondo l'accusa, i tre arrestati avrebbero fatto sparire un milione di euro dai conti dell'azienda poi fallita e lo avrebbero poi fatto "riapparire" in una nuova ditta, sempre riconducibile a loro. Sui loro conti personali, invece, sarebbero finiti circa 400mila euro, pagati dall'autosalone per opere di consulenza. 

A seguito delle indagini, il gip del tribunale di Monza ha emesso le misure cautelari: i due fratelli sono stati arrestati e messi in carcere, mentre il terzo manager è stato posto agli arresti domiciliari.

"Auto fantasma"

"Proseguono — precisano gli investigatori — le indagini dei militari di Seveso, coordinati dalla Procura della Repubblica di Monza, in merito alle numerose denunce sporte da clienti dell’autosalone che pur avendo acquistato e saldato le autovetture non le hanno mai ricevute in consegna".

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