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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Quarto Oggiaro / Via Cesare Pascarella

Arrestato un latitante, aveva in casa kalashnikov, mitraglietta e fucile

La polizia ha messo le mani su un professionista della rapina evaso nel mese di ottobre dalla semilibertà. L'uomo, doveva ancora scontare oltre 6 anni di prigione

Al momento dell'arresto, dopo aver sollevato le mani, istintivamente ha cercato di portarle verso la cinta doveva aveva nascosto la pistola, una Makarov con il colpo in canna, pronta a fare fuoco. Bloccato dagli agenti del commissariato di Quarto Oggiaro, Alfredo Z., a quel punto, è rimasto in silenzio.

Nascondeva in casa un arsenale © Mesa Paniagua/MilanoToday

L'uomo è un pregiudicato di 52 anni, 20 dei quali se li è fatti in galera, originario di Foggia ma da anni residente in via Cesare Pascarella, a Milano, zona Quarto Oggiaro. Fino al mese di ottobre trascorreva le sue notti in cella, godeva di uno stato di semilibertà per cui durante il giorno usciva, anche se non lavorava. Era dentro per una condanna di 14 anni per rapina ed estorsione, ancora doveva scontarne 6 e mezzo, ma il primo ottobre non è rientrato in cella, nel carcere di Bollate. 

Dopo la fuga, gli uomini della polizia hanno cominciato un lavoro investigativo che li ha portati fino a uno stabile di 12 piani, in via Antonio Gramsci, a Sesto San Giovanni. L'appartamento, preso in affitto da quest'ultimo grazie al furto dell'identità di un'incosapevole guardia giurata, era diventato da pochissimo tempo il covo di questo professionista del crimine. Come tutti i latitanti, infatti, in questi tre mesi aveva cambiato più volte dimora.

Gli agenti del commissariato sì sono presentati nell'edificio alle 16 e 30 di lunedì 14 gennaio e, considerando l'ora e il soggetto, hanno preferito non fare irruzione in quel appartamento al sesto piano, individuato come il covo, ma attenderlo nascosti nelle scale. Così, appena l'uomo ha fatto ritorno a casa, è scattato l'arresto. 

Oltre alla pistola in suo possesso, il latitante aveva dentro l'armadio dell'abitazione un fucile a pompa, una mitraglietta, un kalashnikov, munizioni, fascette e 2.500 euro in contati. La polizia ha ritrovato anche dei polpastrelli finti in silicone, parrucche e molti giubbotti. Tutto materiale che per gli inquirenti era pronto per essere utilizzato. Si sospetta infatti che il malvivente sia entrato in società con altri due pregiudicati conosciuti in gallera, già professionisti della rapina di grossa taglia, anch'essi evasi. 

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