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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Porta Venezia / Via Vitruvio

Li trasformava in schiavi e gli toglieva soldi e casa: così il medico approfittava dei pazienti

In manette, secondo quanto riporta il Corriere, è finito Pietro Mita, stimato medico di base del Gratosoglio. In cinque anni avrebbe tolto tutto a due pazienti, soli e con problemi psichici

In cinque anni avrebbe tolto loro tutto quello che poteva. La dignità, la libertà, i soldi, la casa. Li avrebbe trasformati, facendo leva sul suo ruolo e sulla debolezza delle sue vittime, in veri e propri schiavi, quasi automi da derubare e sfruttare. Proprio lui che quelle stesse persone avrebbe dovuto difenderle. Curarle. 

Sarebbe, secondo quanto scrive Federico Berni sul Corriere della Sera, Pietro Mita il medico di Milano arrestato e messo ai domiciliari perché accusato di aver sfruttato e truffato due suoi pazienti, un quarantaseienne e una ottantaseienne entrambi con problemi psichici. 

Secondo le indagini, Mita - medico di base al Gratosoglio -, sua moglie, sua figlia e una complice avrebbero messo in piedi una vera e propria associazione a delinquere con lo scopo di approfittarsi dei pazienti soli e benestanti del dottore. 

Sarebbe stato proprio lui, infatti, a rinchiudere le due vittime in una casa di proprietà della complice - un appartamento in via Padre Luigi Monti - tra deiezioni di quattro cani presenti in casa e senza cibo. A portare i carabinieri sulla strada di Mita e della sua famiglia sono stati proprio i pazienti, che con le loro urla e richieste d’aiuto hanno attirato l’attenzione dei vicini di casa. 

A quel punto, con intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione, i militari della compagnia Monforte hanno scoperto l’orrore. Secondo le accuse, il quarantaseienne sarebbe stato spogliato di tutti i suoi risparmi, circa trentamila euro che aveva ricevuto in eredità dalla madre. Peggio, invece, sarebbe andata all’anziana, che si sarebbe vista togliere la proprietà di un lussuoso appartamento da mezzo milione di euro in via Vitruvio, che sarebbe diventato casa della figlia del dottore. 

Non solo vessazioni e truffe, però. Perché, sempre stando alle indagini, i due pazienti più volte sarebbero anche stati mandati a lavorare - naturalmente gratis - in un bed and breakfast che il medico e sua moglie gestiscono in provincia di Alessandria. 

Mita e la compagna, che collabora con lui nello studio medico, si trovano ora ai domiciliari. La figlia e la complice, invece, sono destinatarie di un ordine di divieto di avvicinamento alle vittime. Per tutti loro le accuse sono, a vario titolo, di associazione per delinquere, sequestro di persona, circonvenzione d’incapace e maltrattamenti. 

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