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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

“Key-crime” incastra malvivente accusato di reati tra Roma e Milano

Il nuovo software della polizia Key-crime, che è in grado di stabilire luoghi e partecipanti di futuri crimini, ha aiutato le forze dell'ordine a catturare un ladro pendolare. L'uomo infatti compiva i suoi reati tra Roma e Milano

Era un ladro provetto con “trasferte lavorative” che lo portavano da Roma a Milano. Tutti questi spostamenti, però, gli sono costati l’arresto.

L’uomo, un cittadino romano, è stato arrestato in giornata dagli uomini di una squadra mobile milanese con l’accusa di aver messo a segno 14 colpi ai danni di numerose banche.

La dinamica delle sue azioni, però, è stata rilevata dal “Key crime”, (chiave del reato), un software di ultima generazione al quale gli esperti della Questura meneghina lavorano dal 2007. Il programma consente di prevedere le azioni di rapinatori seriali ed estrapolarne il dna : dall’ora del crimine alla strada prescelta, dalle testimonianze ai filmati e perfino le possibili vie di fuga. Tutto viene inserito nel cip e codificato.

Sono addirittura 11 mila i dati “letti” dal programma: sono necessari solamente tre secondi di filamto per fornire 60 indizi e giungere così al nome del rapinatore.

Il software è stato utile per sventare un’altra rapina. Tre malviventi sono stati colti in flagranza di reato mentre tentavano la rapina in un centro commerciale di Cinisello Balsamo. Il trio è sospettato inoltre di aver commesso altre rapine in negozi della zona.

Anche gli errori di un altro rapinatore seriale sono stati immediatamente captati da “Key crime”: aveva rapinato 14 Blockbuster utilizzando sempre le stesse tecniche, indumenti simili e medesimi orari. Aveva messo a segno i suoi colpi in via Soderini, viale Misurata, viale Papiniano, via Caneva e via San Siro. Ma, nella strada dove avrebbe dovuto mettere a segno l’ennesimo colpo ha trovato le forze dell’ordine ad attenderlo.

Il nuovo marchingegno elettronico in dotazione alle forze dell’Ordine milanesi fornisce un vero e proprio codice a barre del malvivente e, proprio come in un film futuristico i malviventi vengono arrestati prima che commettano il prossimo reato.

I dati confermano l’efficacia di questo nuovo metodo: nel 2008, il 62% dei casi di rapina sono stati risolti, contro il 3% del 2005, tanto che la questura sta pensando di proporlo al ministero dell’Interno per una sua implementazione a livello nazionale.
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