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Cronaca Baggio / Via delle Forze Armate

Ruba al super, guardia spara: lui fugge e punta il coltello alla gola di due ragazzini in metro

Il vigilante dell'Esselunga ha sparato in aria per intimorirlo. Lui, poi, ha tentato altre rapine

Per cinque lunghi chilometri ha lasciato dietro di sé una scia di danni, feriti e paura. Se n’è andato in giro per Milano, prima in strada e poi in metro, a terrorizzare, minacciare e rapinare chiunque gli capitasse a tiro. Neanche davanti ai poliziotti, quando era ormai braccato e in trappola, ha abbassato la testa. Anzi. 

Folle pomeriggio, quello di mercoledì, tra via delle Forza Armate e Pagano, teatro del personalissimo spettacolo di un uomo italiano di trentuno anni - con precedenti specifici - arrestato con l’accusa di tentata rapina pluriaggravata continuata. 

VIDEO | L'arresto in metro con lo spray al peperoncino 

video foto arresto metro-2

La prima richiesta d’intervento al numero unico di emergenza 112, che ha poi inviato la polizia sul posto, arriva alle 15.19 dall’Esselunga di via Val Devero, prima tappa del “tour” del trentunenne. Una volta alle casse, l'uomo cerca di uscire dal supermercato con un cestello pieno di merce rubata. A fermarlo ci pensano un vigilante, un dipendente del negozio e una guardia particolare giurata - un cittadino egiziano regolare di quarantaquattro anni - che, dopo una colluttazione con il ladro - armato con un coltello -, esplode un colpo di pistola in aria per spaventarlo. 

Dopo pochi minuti, mentre all'esterno del'Esselunga sono in corso i rilievi della Scientifica, l’uomo si presenta all’ingresso della Pam di via Inganni, super dove lavorava prima di essere licenziato perché beccato a rubare. Un dipendente del locale lo riconosce immediatamente e gli chiede il perché di quella visita, ma l’arrestato reagisce spingendolo a terra - causandogli un trauma cranico - e minacciandolo con un coltello da cucina.

Al termine della seconda fuga, sempre a piedi, e sempre armato, il trentunenne entra poi nella stazione metropolitana di Inganni. 

Lì, la sua strada si incrocia con un ragazzo peruviano di ventidue anni e con un giovane italiano di ventuno, ferito a un gomito nella colluttazione. Entrambi vengono minacciati con un coltello alla gola e alla pancia dal rapinatore, che chiede loro i soldi. A quel punto, ancora non soddisfatto, l’arrestato sale su un vagone della M1 in direzione Sesto San Giovanni, mentre numerosissimi passeggeri danno l’allarme alla polizia, preoccupati dal fatto che l’uomo abbia con sé un coltello. 

Gli agenti della Polmetro seguono il percorso del fuggitivo attraverso le telecamere di sicurezza di Atm e una volta che il trentunenne scende dalla metro, nella stazione di Pagano, intervengono.

Alla vista degli agenti, però, l’uomo si sfila la maglietta e inizia a minacciare i poliziotti con il coltello. A quel punto, gli uomini del reparto “Uopi” lo immobilizzano con lo spray al peperoncino e finalmente lo arrestano.

Medicato e “decontaminato” dai soccorritori del 118, intervenuti con un’ambulanza in Questura, il trentunenne viene arrestato. Agli agenti, dopo le manette, spiega di averlo fatto per far fronte alle sue difficoltà economiche. 

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