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Cronaca

Manda al comune di Milano una fotocopia del suo passaporto (falso): arrestato un uomo

In manette è finito un trentenne guineano: aveva chiesto la residenza e si è tradito da solo

Ha inviato al comune le fotocopie dei propri documenti per richiedere la residenza. Con ogni probabilità, però, non sapeva che quegli stessi documenti sarebbero stati controllati in automatico dal laboratorio della polizia locale. E a quel punto, inevitabilmente, è finito in manette. 

Un guineano di trenta anni - almeno questa era l'età indicata sul suo passaporto, falso - è stato arrestato venerdì dai ghisa con l'accusa di falsificazione di documento valido per l’espatrio.

Il trentenne si è messo nei guai da solo, quando ha inviato via mail a palazzo Marino le immagini del suo documento per ottenere la residenza in città. L'ufficio anagrafe del comune ha girato le fotocopie ai ghisa, che hanno subito notato alcuni particolari sospetti. Per vederci chiaro, gli agenti hanno fatto convocare il trentenne in comune e, una volta avuta la certezza che il passaporto fosse falso, lo hanno arrestato. 

“L’unita falsi documentali – ha spiegato Marco Ciacci, comandante della polizia locale – è un’eccellenza nella verifica della veridicità dei documenti. Negli anni, attraverso un constante lavoro di prevenzione e controllo, gli agenti hanno raggiunto una grande specializzazione, riconosciuta in tutta Italia”. “Nel 2017 sono stati oltre 13 mila i documenti esteri esaminati dagli agenti – ha aggiunto la vicesindaco Anna Scavuzzo – grazie all’accordo stipulato con l’anagrafe. Questo procedimento, aggiunto alla diffusione dell’informativa che tutti i documenti esteri sarebbero stati posto sotto controllo, ha abbattuto di oltre il 95% gli arresti per questo reato”.

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