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Cronaca Duomo / Piazza del Duomo

Minacciava e rapinava prostitute, arrestato: “Poteva andarmi peggio”

L’uomo, un trentottenne già in carcere per una rapina, probabilmente temeva che uno dei protettori delle sue vittime si vendicasse. La storia

Aveva paura che a vendicarsi fossero i protettori e non la legge. Temeva che qualcuno gli facesse pagare le sue rapine e non con il carcere. Si è lasciato andare ad un eloquente “poteva andarmi peggio” Igor S., il trentottenne arrestato perché considerato un rapinatore seriale di prostitute. 

Lunedì l’uomo, che è già in carcere a San Vittore, è stato raggiunto dai carabinieri di Milano che gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per almeno quattordici aggressioni e rapine ai danni di altrettante prostitute, tra il 2014 e il 2015.

L'uomo, questo il suo modus operandi, si avvicinava alle giovani a bordo di auto rubate e si fingeva cliente. Una volta caricata la vittima sulla vettura, la minacciava con un'arma bianca derubandola. Lo faceva, secondo quanto ricostruito, ogni volta che aveva bisogno di denaro per acquistare droga. Sceglieva strade in cui sapeva praticamente con certezza che vi fossero "lucciole" e che però non fossero troppo frequentate per limitare il rischio di incappare in qualche pattugliamento delle forze dell'ordine. Usava alternativamente due auto, entrambe rubate.

Quando i militari gli hanno notificato l’ordinanza, l’uomo ha commentato soddisfatto “poteva andarmi peggio”. Probabilmente, il trentottenne, che agiva soprattutto per avere denaro da spendere in droga, temeva che prima o poi qualche protettore delle sue vittime si sarebbe vendicato in modo violento. 

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