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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cusano Milanino / Via Cardinale Ferrari

Vuole accarezzare un cane e viene ucciso a calci e pugni dal padrone

Il colpevole ha 22 anni ed è stato arrestato

Voleva accarezzare un cane, ne nasce una lite col padrone che lo picchia con tale violenza da ucciderlo. Sarebbe maturata in questo contesto - e non per colpa di un pirata della strada come si era pensato in un primo momento - la morte di Ioan Popa, romeno di 52 anni, a Cusano Milanino il 14 ottobre 2014. 

Secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni, guidati dal capitano Salvatore Pignatelli, che il 15 gennaio hanno arrestato il presunto assassino, l'omicidio sarebbe nato in seguito ad una lite per un cane. L'arrestato, Rocco Rendina, milanese di 22 anni, avrebbe preso a calci e pugni la vittima fino lasciarlo a terra 'mezzo morto'. Il ragazzo, che ha ammesso il pestaggio, è disoccupato, non ha precedenti penali, e vive in casa con i genitori

Tutto avviene la notte tra il 14 e il 15 ottobre all'esterno del pub 'Blue Ship', in via Cardinale Andrea Ferrari a Cusano Milanino. Dopo la chiusura del locale, un gruppo di giovanissimi clienti resta davanti all'ingresso. Il romeno prova a chiacchierare con i ragazzi e poi cerca di accarezzare il cane che Rendina tiene al guinzaglio, un dogo argentino. Il 22enne non apprezza e - secondo la ricostruzione dei militari - comincia ad insultare l'uomo, tutto degenera in un pestaggio violento e il 52enne viene massacrato a calci e pugni.

Tutti i giovani presenti, sette studenti e di buone famiglie - secondo la ricostruzione - fuggono e vanno a Cormano per decidere una versione che scagioni Rendina. I ragazzi continuano a mentire, anche dopo la morte in ospedale del romeno. Fino a quando - pressati dagli investigatori - uno di loro non crolla e racconta come sono andate le cose e il colpevole viene arrestato per omicidio volontario.

Attualmente è al vaglio anche la posizione degli amici che hanno coperto il colpevole e non hanno soccorso il ferito.

Per la difesa del presunto colpevole, l'avvocato Antonio Elia, "Rendina è stato minacciato con un coltello da Ioan Popa visibilmente ubriaco e, vistosi aggredito, gli ha tirato un calcio per allontanarlo a scopo difensivo. Calcio che non è stato sicuramente determinante nella morte dell'uomo".

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