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Cronaca

Promoter arrestato a Milano, ha rubato oltre 40mila euro agli anziani: "Lo riconoscete?"

Lui è finito in manette, i suoi quattro complici sono stati denunciati. Ecco la sua foto

Lui e la sua banda avevano stilato un vero e proprio schema con i vari passi da seguire e le frasi da dire. E infatti, da "professionisti", in poco più di un anno avevano messo a segno cinque colpi, portando a casa oltre quarantamila euro. Spregiudicati e convinti di se stessi, entravano in azione fornendo sempre i propri dati reali: nome, cognome, numeri di telefono. Ma proprio questa loro sicurezza li ha traditi. 

Gli agenti del commissariato Greco Turro di Milano hanno arrestato Andrea Vecchione - milanese di trentadue anni pregiudicato - e denunciato a piede libero quattro uomini tra i trentadue e quarantacinque anni, suoi complici. 

I cinque, stando agli accertamenti dei poliziotti, avrebbero truffato a partire da settembre 2016 cinque anziani - tutti ultra settantenni, alcuni dei quali invalidi -, rubando loro oltre quarantamila euro. 

La banda - questo il modus operandi - convinceva le vittime ad aprire nuovi contratti per la fornitura dell'energia elettrica e lo stesso Vecchione - che si presentava come un alto dirigente Enel - faceva credere agli anziani di aver contratto debiti altissimi con la società. A quel punto scattava la richiesta di soldi, continua e ossessiva, con visite a casa dei pensionati anche giornaliere. Il trentaduenne, poi, accompagnava personalmente i "clienti" in banca o si faceva consegnare soldi e assegni, che venivano immediatamente incassati. 

In un caso - come ha poi accertato la figlia dell'anziano - avevano fatto sparire diciottomila euro dal conto di un uomo. In un'altra occasione, i cinque avevano rubato alcuni assegni in bianco da casa di un ottantacinquenne malato e li avevano presentati in banca. 

I componenti della banda - tutti veri promoter di alcune aziende del settore energetico, che sono estranee alla truffa - erano già stati indagati lo scorso anno dal commissariato Comasina, ma neanche questo li aveva fermati.

Durante le perquisizioni a casa loro, i poliziotti hanno trovato decine e decine di contratti reali in bianco - gli stessi usati per i raggiri - e un vero e proprio manuale della truffa.  

Gli agenti, una volta identificati tutti i malviventi, sono entrati in azione. Vecchione, però, non è stato trovato nel suo appartamento di Milano e i poliziotti hanno riferito al padre che lo cercavano per la notificato di un atto. A quel punto, lui stesso ha telefonato in Questura dicendo di trovarsi a Napoli per lavoro e per chiedere maggiori informazioni. Poco dopo è entrato nel commissariato di Torre del Greco, nel Napoletano, e li è stato arrestato. 

Il truffatore seriale ora si trova nel carcere di Poggioreale. 

Sono stati i poliziotti del commissariato Greco Turro a decidere di rendere pubblica la sua foto perché convinti che il trentaduenne abbia colpito in altre occasioni e per questo hanno chiesto a chiunque lo riconoscesse di presentarsi a denunciarlo.

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