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Cronaca

Armi e droga dalla Svizzera, in manette anche il figlio del boss

L'organizzazione, legata alla cosca 'ndranghetista dei Ferrazzo, aveva base a Varese. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Milano Donatella Banci Buonamici, su richiesta del pm della Dda Mario Venditti

Ancora ‘ndrangheta, ancora nel Nord. Questa volta un gruppo, con base a Varese, che importava armi e droga dalla Svizzera. I carabinieri di Varese hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelare per traffico internazionale di armi e di stupefacenti, sgominando una presunta organizzazione legata alla cosca ‘ndranghetista dei Ferrazzo. In manette anche il figlio del boss F..

Il provvedimento è stato emesso dal gip di Milano Donatella Banci Buonamici, su richiesta del pm della Dda Mario Venditti, e ha permesso di individuare un’organizzazione che importava dal vicino paese ingenti quantità di droga e armi.

Sono in corso verifiche per stabilire se le armi provenienti dalla Svizzera servissero ad armare la cosca dei Ferrazzo - spiegano i militari - impegnata da anni in una faida contro il gruppo capeggiato da M. D. Ferrazzo dopo la scissione del ‘96. Il capocosca F. Ferrazzo fu arrestato il 22 luglio 2011 a Termoli e all’interno di una vettura custodita in un garage a lui riconducibile era stato trovato un arsenale costituito da circa 50 armi di vario genere.

La particolare violenza della ‘faida’, sottolineano i militari è testimoniata anche dal tentativo di omicidio nell’estate del 2000 nella località Campizzi di Mesoraca (Crotone), quando F. ed E. Ferrazzo furono raggiunti da una serie di colpi d’arma da fuoco e si salvarono miracolosamente grazie alla blindatura della vettura.

I dettagli dell’operazione saranno illustrati alle 11:30 nel comando provinciale dei carabinieri di Varese.

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