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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Non solo saldi anticipati: sarà il Natale degli artisti di strada

Più postazioni in tutta Milano, più zone e aree che diventeranno "idonee": Milano, oltre alle luminarie, avrà anche "più arte in strada". Gibillini (Sel): "Le bande musicali, invece che in un garage, si esibiscano in strada"

Alcuni hanno il naso rosso e fanno sorridere grandi e piccini, altri fanno roteare in aria birilli e palline con estrema abilità, altri ancora dirigono marionette e burattini con una bravura tale da renderli quasi umani: sono gli artisti di strada, quelli che ogni giorno, in particolare durante i periodi di festa che sono alle porte, riempiono e colorano le strade di Milano.

Artisti di strada a Milano © Brambilla/MilanoToday

L’arte di strada dovrebbe essere libera espressione e libero scambio, ma purtroppo sono molti i limiti burocratici e culturali che le si pongono davanti. A riguardo il comune di Milano ha da poco varato un regolamento che permetterà entro fine anno, si spera, agli artisti che hanno scelto la strada come loro palcoscenico di esprimersi ed esibirsi più liberamente di quanto è loro permesso oggi.

«Il regolamento è uno strumento utile per rendere Milano una città aperta ed accogliente all'arte di strada - spiega Luca Gibillini, consigliere comunale -. Permettiamo, per esempio, a gruppi di artisti di strada di esibirsi. Ad oggi l'artista di strada può essere solo uno. Ma soprattutto abbiamo previsto procedure molto semplici per prenotarsi, spostando la competenza dalla polizia municipale agli uffici civili, inserendo anche l'obbligo da parte del Comune di rispondere immediatamente alle richieste e di dotarsi in breve tempo di un portale finalizzato alla prenotazione, ma anche alla visione, da parte dei cittadini, di cosa succede in città».

Il regolamento segue alcuni principi cardine: la gratuità da parte degli artisti nella prenotazione (oggi pagano un’occupazione di suolo pubblico), la turnazione degli artisti, la moltiplicazione dei luoghi dove esibirsi. Grazie al regolamento i luoghi dedicati all’arte aumenteranno notevolmente: si passerà dalle odierne 25 postazioni alle circa 250 previste.

«Vorremmo vedere vive non solo le vie dell'asse centrale - continua Gibillini -, ma anche strade più periferiche e frequentate. La sfida è agli artisti a cui chiediamo di ingaggiare la città in questa innovazione. Ma la sfida è anche quella di portare artisti fuori dai locali o dalle cantine dove spesso si esibiscono e di provare il palco più impegnativo, che è la strada. Sogno di vedere gruppi di ballo, compagnie teatrali, gruppi di clown, bande musicali che, invece di provare nel loro garage, prenotino gratuitamente un angolo di strada e, con un cappello a terra, si mettano alla prova sulla strada».

Il regolamento varato dal comune di Milano rappresenta quindi, almeno sulla carta, un enorme passo in avanti per questi artisti, perchè oltre ad eliminare gli ostacoli burocratici, ridà nuova vita un’attività che purtroppo alcuni assimilano ancora alla mendicanza. Il regolamento non è ancora stato attuato ma ci sono tutte le premesse perché si possano aprire nuove ed inedite opportunità sia per gli artisti che per i cittadini.

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