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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Atm: in buona salute rispetto ai "gemelli" delle altre città

Dal confronto tra le aziende di trasporto delle città italiane, Atm "svetta"

Atm è un esempio di successo: ha ridotto negli anni il costo del personale di circa 2 milioni di euro, ha chiuso l'ultimo bilancio con un utile di 5 milioni e 600 mila euro, ha mostrato di essere all'altezza di Expo 2015 (con milioni di visitatori in sei mesi) per gestirne i fluissi. E in generale gli indicatori economici parlano di un'azienda in buona salute. Linkiesta ne ha diffusamente parlato, in ottica di paragone con la vituperatissima Atac di Roma, che sembra in una situazione drammaticamente peggiore.

La ragione principale dei conti in ordine dell'azienda dei trasporti di Milano sembra essere il cambio di strategia nelle gare di fornitura, che ora ci sono (ed è una notizia non molto scontata) e sono prevalentemente col metodo del prezzo più basso. Secondo il bilancio 2014 di Atm, si può notare che le procedure negoziate sono passate dal rappresentare la totalità delle procedure (2011) ad essere soltanto 14 su 59 (nel 2014). 

Nel 2014, le gare aperte (non negoziate) sono state 11 (offeta economicamente più vantaggiosa) e 34 (prezzo più basso), per un totale di 45 su 59. Nel 2011, come detto, non ce n'erano state, su 42 appalti totali. «Le gare con procedure aperte hanno portato a una netta riduzione dei costi», commenta Pierfrancesco Maran, assessore milanese alla mobilità.

In termini più pratici, nel 2014 - come riferisce sempre L'Inkiesta su dati di bilancio - i ricambi per autobus costano il 10% in meno del 2011, quelli dei particolari meccanici il 5% in meno del 2009, la copertura assicurativaa il 9,5% in meno del 2011, la fornitura di pneumatici il 6,8% in meno del 2012. Il tutto non "tagliando" risorse ma, semplicemente, cambiando le procedure di assegnazione degli appalti in questione e passando alla procedura aperta.

Naturalmente, la policy di Atm si riflette anche su altre voci, come i risparmi nei compensi del top management, ma anche la nuova fornitura di 250 autobus partita nel 2014. Nel 2013, i costi operativi netti sono stati coperti dal mercato (cioè dalla vendita di biglietti e abbonamenti) per il 59%, una percentuale che porta Atm al secondo posto tra le aziende di trasporti delle grandi e medie città dopo Venezia (70%).

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