Scola: "Anche a Natale Dio è vicino alle famiglie che sono in difficoltà"
L'arcivescovo Scola, durante l'omelia della messa di Natale in Duomo, ha parlato ai milanesi di crisi, famiglia e speranza: "Siamo chiamati in questo santo giorno a contemplare la strada che Dio ha scelto per salvarci"
"Anche nella notte di Natale Dio è vicino alle famiglie che si trovano in difficoltà a causa della crisi che colpisce chi lavora, chi è in cerca di occupazione e chi invece ha già raggiunto la pensione". E' questo un passaggio dell'omelia dell'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, durante la messa di mezzanotte in Duomo.
"In questa notte santa - ha detto Scola - Dio è vicino alle famiglie che vivono prove affettive e soffrono per la crisi che toglie lavoro, prospettiva ai giovani, sicurezza ai pensionati".
"All'esasperazione di cui possiamo essere tentati in questi momenti duri e difficili - ha aggiunto l'arcivescovo di Milano parlando più in generale in un altro punto del suo discorso - dobbiamo opporre la speranza di un nuovo inizio. Una speranza affidabile che guarda fiduciosa al futuro, perché è fondata su un bene già presente: il Dio vicino".
"Il Natale è un evento prodigioso, inaudito e, nello stesso tempo, di una normalità sconcertante. L'onnipotente, l'eterno, l'infinito, il re del cielo, colui che è del mondo il Creatore, viene al mondo: ecco il prodigio. Ci viene incontro come un bambino, esattamente come i nostri bambini: ecco la normalità sconcertante".
"Siamo chiamati in questo santo giorno a contemplare la strada che Dio ha scelto per salvarci - ha concluso il cardinale. Il Natale si capisce fino in fondo alla luce della Pasqua di morte e resurrezione: il motivo per cui Dio è venuto al mondo".
L'arcivescovo di Milano, inoltre, durante l'omelia della messa della vigilia di Natale celebrata per i detenuti di San Vittore non si è sottratto ad affrontare la vicenda di don Alberto Barin.