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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

«Mi scusi, ma io fino a ieri ho pagato un euro il biglietto»

Nonostante il provvedimento fosse "stranoto", milanesi un po' spaesati stamattina con le nuove tariffe. La Lega fa "ticket crossing". Tutti si adeguano; pochi capiscono

La scena, un po' surreale, è la seguente. "Scusi, ma ho messo 2 euro nella macchinetta mi ha dato come resto 50 centesimi". "E' vero signore, il biglietto è aumentato". "Ma non è possibile, ieri era un euro a corsa". "Da oggi ci sono le nuove tariffe signore". "Le ripeto che non è possibile, non vengo a Milano spesso, ma è sempre stato un euro". "E io le ripeto, signore (comincia a gonfiarsi la vena sulla tempia, ndr), che da oggi sono in vigore le nuove tariffe".

Fermata Duomo, direzione Comasina davanti a un gabbiotto Atm. Non abbiamo sbirciato oltre. Ma non fatichiamo a immaginare che dialoghi d'incomprensione tariffaria del genere ce ne siano stati sparsi un po' per tutta Milano. Era l'aumento - famigerato quanto annunciato con grande anticipo - dei biglietti del 50% l'argomento del giorno nelle chiacchiere sottoterra dei pendolari meneghini. Chi non sapeva nulla, chi sapeva ma s'indigna, chi sbuffa, chi cade dalle nuvole, chi protesta con gli uomini Atm. Insomma, tensione che si taglia col coltello. Anzi, con una monetina da 50 centesimi.

Tutti si adeguano. Anche se pochissimi capiscono. "Io sono d'accordo con l'aumento per fare quadrare i conti - ci spiega Gabriele Belloli, 25enne studente milanese -, perchè c'era bisogno per esigenze di bilancio. Ma questo dev'essere accompagnato da una seria politica di "recupero crediti": non è possibile che Atm perda 50 milioni di euro all'anno per i "portoghesi". Va bene l'aumento, ma intanto bisogna recuperare quei soldi. Poi, perchè no, una volta sicuri che il 99% dei passeggeri paga, ritornare alle vecchie tariffe". 

Primo giorno di biglietti Atm aumentati - Foto A. Rovellini

Sulla stessa linea Filippo Baio, manager 28enne di una multinazionale: "Ritengo che non sia così assurdo aumentare i biglietti. Ma è il modo sbagliato: non si può di colpo dare una "mazzata" del 50%. Avrei optato per un aumento molto graduale, da 10 centesimi all'anno, o qualcosa del genere. Questo peserà sul bilancio di molti pendolari e lavoratori che usano i mezzi tutti i giorni". E incalza Sara Versi, mamma 41enne di Cologno: "Mi sembra esagerato. Non facendo abbonamenti, e non avendo patente, questo scherzetto mi costerà almeno cento euro all'anno. Come si fa ad aumentare di un terzo all'improvviso? E' assurdo".

I più previdenti, ieri, hanno fatto incetta di biglietti "old". Code alle macchinette (che nel frattempo stanno usando nuovi software) e alle biglietterie centrali. La Lega ha proposto il ticket crossing. Ma durerà poco. Con buona pace dei portafogli.

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