Scatta l'allerta aviaria: Hong Kong blocca le importazioni di pollame e uova da Milano
Nei giorni scorsi un caso di aviaria nel Milanese. Ora arriva la decisione di Hong Kong
Prima la paura per un focolaio del virus registrato in un allevamento della provincia. Poi, l'ordine immediato - arrivato da Hong Kong - di fermare le importazioni dopo "i casi di influenza registrati". A Milano scatta l'allerta aviaria, la malattia infettiva che colpisce diverse specie di uccelli e potenzialmente contagiosa per l'uomo.
Lunedì 30 ottobre - come riportato dall'agenzia Nuova Cina - l'autorità sulla sicurezza alimentare di Hong Kong, Cfs, ha annunciato il blocco immediato delle importazioni di pollame e di uova da Milano e dalla provincia di Milano. A giustificare la decisione - riferisce sempre l'agenzia orientale - sono alcuni casi di influenza aviaria registrati negli ultimi giorni, che presto dovrebbero essere ufficializzati da una notifica dell'organizzazione mondiale per la salute degli animali, Oie.
Un portavoce del centro ha spiegato che nei primi nove mesi di quest'anno Hong Kong ha importato circa 1.300 tonnellate di carni di pollame congelate e 12.000 uova dall'Italia. "Il Cfs ha contattato le autorità italiane in merito alla questione - le sue parole - e monitorerà attentamente le informazioni emesse dall'Oie sull'epidemia di influenza aviaria. Appropriate azioni - ha concluso il portavoce - saranno intraprese in risposta allo sviluppo della situazione".
L'Ats lombarda, invece, ha subito gettato acqua sul fuoco spiegando che l'ultima comunicazione da Hong Kong risale a settembre, per un focolaio registrato nel Lodigiano. Nei giorni scorsi, però, una nuova allerta era scattata a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, dove il virus era stato rilevato in un piccolo allevamento rurale.
"Il focolaio è stato individuato su segnalazione dell’allevamento stesso che, dimostrando attenzione allo stato degli avicoli, ha chiesto un approfondimento da parte di Ats su alcuni volatili - aveva spiegato il comune in una nota -. Il dipartimento veterinario è intervenuto nell'allevamento e ha riscontrato la presenza del virus e, come previsto da protocollo predisposto dal Ministero della Salute, ha subito proceduto all’abbattimento degli animali".
