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Cronaca

Fratello e sorella insultati, picchiati e legati al letto: arrestata la badante, incastrata dal video

In manette una badante 52enne. Così maltrattava un fratello e una sorella di 81 e 86 anni

Quando la vedevano arrivare nella stanza, smettevano praticamente di fare tutto. Lui - ottantuno anni e costretto sulla sedia a rotelle - abbassava lo sguardo e indietreggiava con il corpo, come a volerla tenere lontana, come a volersi difendere. Perché quella donna, che in realtà doveva accudirli e curarli, per l'uomo e per sua sorella era ormai diventata un aguzzino, un incubo dal quale scappare. 

E venerdì sera, al termine di un'indagine lampo, a liberare le due vittime ci ha pensato la Squadra Mobile di Milano, che ha arrestato la loro badante. In manette, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, è finita una ecuadoriana di cinquantadue anni. 

Video | Schiaffi e spintoni: le immagini che incastrano la badante

Abbandonati in casa dalla badante

La donna era diventata l'assistente dei due anziani - un 81enne e una 86enne, entrambi con problemi motori e di senilità - nel 2015, quando era stata scelta da un amministratore di sostegno incaricato dal tribunale perché i due non hanno più nessun parente in vita. Alla fine di quell'anno fratello e sorella erano anche stati ascoltati dall'autorità giudiziaria per verificare che tutto stesse andando per il meglio e loro, in presenza della 52enne, non si erano lamentati. 

Lo scorso agosto, però, è arrivato il primo segnale "strano". La polizia è stata allertata da un vicino di casa degli anziani - che vivono in zona Città Studi -, che ha raccontato di alcune urla strane che arrivavano dall'abitazione dei due. Una volta lì, gli agenti hanno accertato che l'81enne era caduto e che sua sorella chiedeva disperatamente aiuto perché la badante in quel momento non era con loro. Poco dopo la donna è tornata e ha aggredito e insultato gli uomini dell'Ufficio prevenzione generale della Questura, che alla fine l'hanno denunciata per abbandono di persona incapace e per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. 

Foto - Il momento dello schiaffo

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La donna costretta a dormire in cucina

A quel punto, il "fascicolo" è passato agli investigatori della Squadra Mobile, diretta da Lorenzo Bucossi, che hanno chiesto l'autorizzazione - poi arrivata a metà novembre - per installare a casa dei due anziani una telecamera nascosta. Da quelle immagini, guardate per tre giorni ininterrotti dagli agenti, i poliziotti sono riusciti ad aprire uno squarcio su quello che accadeva davvero nell'appartamento. 

La Mobile ha così appurato che le violenze, fisiche e psicologiche, erano praticamente continue e quotidiane. Ad esempio, la badante - senza minimamente preoccuparsi dei due anziani - aveva messo una brandina in cucina e aveva costretto l'86enne a dormire lì, in modo tale che lei potesse occupare la sua camera da letto. 

Gli schiaffi e la sciarpa sulla bocca

In un'altra occasione, ripresa chiaramente dalla telecamera, la 53enne aveva insultato l'anziano chiedendogli di alzarsi da solo dalla sedia a rotelle e lo aveva poi colpito con uno schiaffo, spingendolo con forza a letto. Lui stesso era costretto - per volere della donna - a restare anche per tredici ore di fila a letto, spesso anche con la luce spenta.

Venerdì sera l'ultimo episodio: la badante ha preso una sciarpa, l'ha stretta alla bocca dell'uomo e lo ha legato al letto perché - queste le sue parole - "voglio dormire tranquilla, non si parla". 

Esattamente in quel momento gli agenti della sezione reati contro i minori - guidata dalla dottoressa Rita Fabretti - sono entrati in casa e hanno fermato la badante, che ha qualche vecchio precedente per furto e per liti, sempre durante il suo lavoro da assistente. 

Lunedì l'arresto è stato convalidato e la 52enne è stata messa in carcere. Ora rischia dai due ai sei anni di prigione. 

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